E’ notizia di pochi giorni fa l’entrata a regime del nuovo strumento di politica attiva elaborato da ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) per il sostegno alla ricerca di lavoro dei disoccupati: l’assegno di ricollocazione.
Preceduto nel mese di marzo da una fase di sperimentazione che ha visto coinvolta una platea di 30mila persone, ora lo strumento pare essere pronto per il suo avvio definitivo. Ma quali sono le caratteristiche di questo strumento e le sue potenzialità?
Destinatari: l’assegno di disoccupazione è rivolto a tutti i disoccupati percettori di Naspi da almeno 4 mesi. Recentemente la misura è stata ampliata anche ai beneficiari del Reddito di Inclusione e ai lavoratori coinvolti nell’accordo di ricollocazione nelle ipotesi di cassa integrazione guadagni per riorganizzazione aziendale o crisi. Tuttavia, per questi ultimi, non sono ancora operative le modalità di richiesta dell’assegno.
Importo: da un minimo di 250,00 € ad un massimo di 5.000,00 €. L’importo viene stabilito in base a due parametri: il grado di difficoltà nel ricollocare la persona disoccupata e il contratto alla base del rapporto di lavoro.
Modalità di richiesta: l’assegno può essere richiesto direttamente dal disoccupato attraverso il portale di Anpal oppure rivolgendosi al Centro per l’Impiego competente. A partire dal 28 maggio potrà essere richiesto anche attraverso i patronati convenzionati con Anpal.
Disoccupazione: cos’è e come funziona l’assegno di ricollocazione
Carlotta Piovesan, Proposta Lavoro, 17 maggio 2018