A Reggio Emilia, è stato presentato il bando per il lancio della seconda edizione del progetto Welcom, iniziativa di innovazione sociale e welfare comunitario promossa dalla Fondazione Manodori.
Secondo Riccardo Faietti, presidente della Fondazione, il bando si propone di «progettare servizi alla comunità che diventino occasioni per creare nuova comunità». Lo scopo è quello di ripensare al modello di welfare territoriale, cercando di individuare nelle nuove fragilità sociali il terreno ideale per sperimentare un nuovo modo di attivare le potenzialità più ampie della comunità.
Nel corso dell’evento di presentazione è intervenuto anche Paolo Venturi, direttore di Aiccon e esperto di economia e innovazione sociale. Secondo Venturi, Welcom è un progetto basato sul concetto di innovazione sociale in quanto capace di unire "economia" e "sociale". «L’innovazione sociale – spiega Venturi – è il welfare dei vulnerabili: chiamatela terza società, chiamatelo ceto medio impoverito. È un pezzo di Italia, il 23% del Paese, ormai, che vive in comunità relativamente ricche e che fino al giorno prima nemmeno temeva di poter diventare povero. Ma che, se non trova forme di inclusione in un momento di situazioni di crisi temporanea, rischia di scivolare in basso nella società».
L’Italia è esasperata? L’antidoto si chiama innovazione sociale
Francesco Cancellato, Linkiesta, 8 febbraio 2018