Basta con l’assistenzialismo tradizionale, i sussidi sociali a pioggia e senza condizioni, il modello socialdemocratico di un tempo. Emmanuel Macron oggi, lanciando un ambizioso «piano povertà» per sconfiggere la miseria in Francia, ne ha approfittato per annunciare uno strumento nuovo nel suo Paese, il «reddito universale di attività», che decollerà con una legge ad hoc nel 2020.
La Francia già prevede un reddito minimo garantito destinato a tutti coloro che non lavorano e che non beneficiano più dei sussidi di disoccupazione. Creato sotto la gestione socialista, negli anni Ottanta, ai tempi di François Mitterrand, era l’Rmi, ritoccato e riconvertito da Nicolas Sarkozy in Rsa (Revenu de solidarité active), pari attualmente a 550 euro mensili.
Il «reddito universale di attività», però, modificherà sostanzialmente il sistema, perché sarà accessibile anche a chi lavora e non guadagna sufficientemente per poter vivere in maniera decente.
Macron lancia il “reddito universale” per sconfiggere la povertà
Leonardo Martinelli, La Stampa, 13 settembre 2018