La Banca mondiale si prepara alla sua prima riorganizzazione in 20 anni ideata dal neopresidente Jim Yong Kim.
Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, appoggia la riforma e, nel chiuso del Development Committee, il Comitato per lo sviluppo dichiara: "E’ il primo passo per raggiungere un doppio obiettivo. La fine della povertà estrema e la promozione di una prosperità condivisa".
La riforma, basata sulla massima collaborazione interna e sulla creazione di 14 aree globali tra cui l’agricoltura, l’istruzione, la sanità, l’energia e il commercio, mira a "rendere l’istituto più efficiente”.
Al momento l’istituto è infatti organizzato fondo per fondo, paese per paese e regione per regione. Dunque, è sminuzzato. D’ora in avanti sarà ribaltata la logica: niente più suddivisione geografica o settoriale, ma accorpamenti per grandi temi e grandi funzioni. Una riorganizzazione trasversale, in sostanza. Obiettivo: rendere la banca più efficiente e veloce sul territorio, per rispondere ai bisogni dei vari paesi in tempo reale.
La rivoluzione della Banca Mondiale per cancellare la povertà entro il 2030, Elena Polidori, La Repubblica, 13 ottobre 2013.