Riccardo Prandini – docente di sociologia presso l’Università di Bologna – in vista della Conferenza Nazionale sulla Famiglia della prossima settimana, ha messo a punto un documento articolato con almeno sei importanti proposte concrete sulle politiche di welfare per la non autosufficienza, il "dopo di noi", i minori non accompagnati, il contrasto alla violenza di genere, i livelli essenziali di assistenza per il sociale, la conciliazione famiglia-lavoro.
Il gruppo che ha lavorato con il Prof. Prandini ha elaborato la sua proposta basandosi su quattro grandi principi: continuità, territorializzazione, valutazione dell’impatto familiare, personalizzazione e co-produzione. "La continuità" spiega il sociologo "significa che le politiche devono essere durevoli nel tempo e devono dare aspettative certe alle famiglie. Il principio di valutazione dell’impatto familiare è importante per capire che non servono politiche di welfare senza una valutazione capace di dire cosa può funzionare e cosa no. E poi la personalizzazione e coproduzione dei servizi di welfare serve per rendere le famiglie protagoniste dei servizi. Infine la territorializzazione – prosegue l’esperto – e cioè: tutti gli attori del territorio, amministrazione, aziende, no profit, famiglie e associazioni devono responsabilizzarsi per cercare delle risposte ai bisogni. Alla base di tutto questo sta il principio che il welfare è un investimento per il Paese e non è un costo".
Welfare formato famiglia. Ecco il progetto vincente
Luciano Moia, Avvenire, 21 settembre 2017