Un Paese che invecchia, che fa figli sempre più tardi e ne fa sempre meno. La situazione italiana è sotto gli occhi di tutti, ma quali sono le ragioni del progressivo calo demografico?
Secondo le indagini Istat, il crollo delle nascite non deriva da un minore desiderio di maternità: i progetti riproduttivi delle donne, infatti, continuano a prevedere almeno due figli.
Una media che basterebbe a garantire il necessario ricambio generazionale e contrastare il declino in corso. Eppure le attese non riflettono l’indice di fecondità effettivo, fermo a 1,3 figli per donna. Sulla Stampa è stata pubblicata una bella infografica interattiva che aiuta a riflettere sui vincoli economici, sociali e culturali che si frappongono tra i progetti di maternità e la loro realizzazione.