L’edizione 2022 del Bilancio di welfare delle famiglie italiane, pubblicato da Cerved, ha rilevato che oltre la metà delle famiglie ha rinunciato a prestazioni sanitarie nel corso del 2021, anche a causa del Covid-19. Il bilancio è stato presentato a Roma, dove hanno presenziato il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, esponenti del governo e delle Istituzioni, studiosi del cambiamento sociale e responsabili di imprese operanti mercato dei servizi di welfare.
Secondo il documento, che nei prossimi giorni approfondiremo sul nostro portale, la spesa complessiva delle famiglie italiane si aggira intorno ai 136,6 miliardi per le prestazioni di welfare, pari al 17,5% del reddito netto. Il rapporto di Cerved rivela che si tratta del 7,8% del PIL, suddiviso su un totale di 8 aree. La salute e l’assistenza agli anziani assorbono le maggiori quote di spesa e comprendono la metà delle spese familiari complessive.
Le tre aree in cui la spesa delle famiglie è fortemente diminuita nel 2020, per poi tornare a crescere nel 2021 senza raggiungere i livelli pre crisi, sono: l’assistenza ai bambini e l’educazione prescolare, l’assistenza familiare e la spesa per la cultura e il tempo libero.