A luglio 2023 è stata lanciata la Carta Acquisti “Dedicata a te”. Il suo obiettivo è sostenere quelle persone che, pur non essendo formalmente in povertà, sono in difficoltà nell’acquistare beni alimentari di prima necessità, contrastando il rischio che scivolino in condizione di indigenza. Dopo quasi un anno, a inizio giugno 2024 durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, è stato annunciato il rinnovo della misura dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. La conferma è poi arrivata con la pubblicazione del nuovo decreto interministeriale. La nuova edizione della carta, che avrà a disposizione una quantità maggiore di fondi, partirà a settembre 2024 e le risorse dovranno essere utilizzate entro il 28 febbraio 2025. Di seguito vediamo cosa è stato confermato, cosa cambia rispetto allo scorso anno e quali criticità non sono state affrontate.
Cosa resta uguale
In linea con l’edizione precedente, il sostegno previsto dalla Carta “Dedicata a te” è rivolto ai nuclei familiari residenti in Italia con almeno tre componenti, iscritti all’anagrafe comunale, e con un ISEE inferiore a 15.000 euro.
Restano esclusi coloro che ricevono altre forme di sostegno al reddito, come l’assegno di inclusione, e qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico a livello nazionale, regionale o comunale. Inoltre, non sono ammissibili i nuclei in cui almeno un componente beneficia di indennità di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione.
Come nella scorsa edizione, il contributo della card “Dedicata a te” sarà concesso una sola volta per nucleo familiare e verrà erogato tramite carte elettroniche prepagate e ricaricabili, fornite da Poste Italiane per il tramite della società Postepay. Spetterà ai Comuni, dopo aver ricevuto dall’INPS l’elenco dei beneficiari, informare gli interessati dell’assegnazione dell’importo, delle modalità di ritiro delle carte presso gli uffici postali abilitati e delle istruzioni per la prenotazione del ritiro.
Cosa cambia
Rispetto a quella distribuita allo scorso anno, il valore della carta aumenterà da 459 a 500 euro, che saranno erogati in un’unica tranche. Un ulteriore cambiamento rispetto al 2023, quando la somma emessa era stata di 382 euro a luglio, con un ulteriore incremento di 77 euro a dicembre. Il decreto ha tuttavia stabilito che il beneficio andrà a decadere se il primo pagamento tramite la carta non dovesse essere effettuato entro il 16 dicembre 2024.
Un’altra novità del nuovo decreto è il numero delle famiglie beneficiarie che secondo il Governo crescerà da 1,2 milioni a circa 1,3 milioni. Di conseguenza, il fondo destinato a finanziare la social card aumenterà da 520 a circa 676 milioni di euro. Quest’anno, inoltre, all’elenco con i beni alimentari di prima necessità, sono state aggiunte nuove categorie di prodotti acquistabili, come prodotti Dop e Igp, ortaggi surgelati, prodotti da forno, tonno e carne in scatola.
Problemi irrisolti
Persistono invece alcune criticità già evidenziate nella scorsa edizione di “Dedicata a te”, sia da Secondo Welfare ma anche da enti locali. In primo luogo, il target della misura risulta molto limitato. L’ISEE richiesto, inferiore a 15.000 euro, appare elevato per questo tipo di sostegno, escludendo quindi lavoratori poveri, nuclei monoreddito e probabilmente stranieri residenti che non beneficiano di sussidi. Inoltre, il fatto che non sia necessario presentare domanda per accedere alla misura, ma che gli aventi diritto siano identificati a priori dall’INPS, comporta una larga esclusione basata su criteri discutibili. Ciò penalizza in particolare chi non ha già depositato una certificazione ISEE inferiore a 15.000 euro presso l’INPS, anche se potrebbe ottenerla in base ai criteri del decreto, ma anche chi possiede tale dichiarazione potrebbe non accedere a “Dedicata a te” se il nucleo familiare è composto da meno di tre componenti.
In un recente articolo de Il Sole 24 Ore sono stati evidenziati tre ulteriori punti critici riguardanti la nuova misura. Il primo riguarda la tempistica, nonostante l’annuncio sia già avvenuto, le risorse saranno disponibili solo a partire da settembre. Il secondo punto critico è lo sconto del 15% sugli acquisti presso alcuni negozi convenzionati. Lo sconto, già presente nella scorsa edizione, è stato oggetto di critiche da parte di Coop, Conad, Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione per non essere compensato dall’aumento degli scontrini e per il rischio di mettere a repentaglio i margini dei commercianti. Il terzo punto mette in evidenza un fattore già sottolineato, cioè che dai beneficiari sono esclusi i percettori di altri contributi di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
Anche Vita ha recentemente analizzato la nuova misura intervistando Antonio Russo, portavoce dell’Alleanza contro la povertà. Russo ha dichiarato che questa misura “è un sussidio di ultima istanza, che non contrasta strutturalmente il fenomeno della povertà” e che con questa carta “non facciamo nessun passo avanti rispetto al passato: contro la povertà serve una misura diretta e universale“. Oggi in Italia vivono circa 6 milioni di poveri assoluti e secondo Russo “Dedicata a te” è una misura temporanea che allevia solo superficialmente una ferita profonda, mentre “la lotta alla povertà assoluta, diventata una malattia cronica in Italia, ha bisogno di interventi di altro tipo e non solo in alcuni momenti dell’anno“.
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