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Sono ormai diversi gli studi che mostrano come nella nostra società lo spreco di cibo rappresenti una consuetudine molto diffusa che, oltre a generare costi economici particolarmente elevati, impedisce di sostenere adeguatamente chi si trova in stato d’indigenza. In un momento drammatico come quello attuale, in cui il numero persone che sono colpite dalla povertà alimentare ha ormai superato la soglia dei 5 milioni, contrastare adeguatamente questo fenomeno appare assolutamente prioritario.

Secondo il Rapporto 2013 dell’Osservatorio Waste Watcher ogni famiglia italiana getta nella spazzatura all’incirca 200 grammi di cibo alla settimana, più di 10 chilogrammi ogni anno. Oltre all’assurdità di sprecare così tante risorse alimentari in un momento in cui il numero di italiani che soffre la fame ha raggiunto livelli che non si registravano dal secondo dopoguerra (LINK), va inoltre considerato anche il costo economico di questo sperpero: circa 8.7 miliardi di euro l’anno.

In quest’ottica appare pertanto significativa la scelta assunta nel dicembre scorso dal Ministero dell’Ambiente di istituire il PINPAS, il Piano Nazionale di Prevenzione per lo Spreco Alimentare, attraverso cui delineare in maniera più dettagliata ed esaustiva gli aspetti che riguardano la prevenzione degli sprechi alimentari nel nostro Paese. In linea con quanto indicato dalle Guidelines on the preparation of food waste prevention programmes della Commissione Europea, la predisposizione di questo Piano vuole essere oggetto di un percorso condiviso e partecipato con i diversi attori interessati al tema. Per questa ragione il 5 febbraio, Prima Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, si svolgerà a Roma un convegno in cui diversi attori della filiera agroalimentare e numerose organizzazioni attive nella lotta agli sprechi alimentari si confronteranno sugli aspetti legati a questa tematica.

Presso il Tempio di Adriano più di cento tra enti, associazioni, organizzazioni ed imprese, introdotti e coordinati dal presidente di Last Minuti Market Andrea Segrè, discuteranno di come prevenire lo spreco alimentare nel nostro Paese. Ai lavori, cui parteciperanno anche il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e del Sottosegretario alle Politiche Agricole e delegato all’Expo Maurizio Martina, prenderanno parte organizzazioni come Fao, Confagricoltura, Confcommercio, Last minute market, Banco Alimentare, Slow Food, Acli, Caritas, Federconsumatori, Coldiretti, Expo, ed aziende quali Alcenero, Barilla, Granarolo, Whirlpool, Coop e Conad.

 

Riferimenti

Rapporto 2013 dell’Osservatorio Waste Watcher

Guidelines on the preparation of food waste prevention programmes

Il programma del convegno