Se a Milano, nella brillante città europea degli anni post-Expo, nella capitale trasformata da architetture, stili di vita, economie e finanziamenti governativi imponentissimi, un bambino su 10 (come ci avverte Giuseppe Guzzetti, il presidente di Fondazione Cariplo) vive al di sotto della soglia di povertà, cosa succede a Napoli e nelle sacche dei territori marginali del Sud Italia?
Gli studenti con minore disponibilità̀ di risorse culturali ed economiche, sono cittadini dimezzati (minori relazioni sociali, meno probabilità̀ di avere amici, minori possibilità̀ di accedere a spazi di vita quotidiana, di avere una stanza per sé, di sapere o potere coltivare una relazione con i genitori).
Per modificare questa condizione si deve iniziare dall’infanzia, consentendo l’accesso del bambino a servizi educativi di qualità e costruendo innovativi interventi di empowerment e partecipazione allargata agli adulti del nucleo familiare dei bambini (genitori o figure di prossimità, fratelli, sorelle) mirati al recupero delle funzioni genitoriali, innalzando il livello d’istruzione per riscoprire le proprie capacità.
Se a Milano un bambino su 10 vive in povertà, che succede al Sud?
Huffington Post, 2 luglio 2018