165 Caritas diocesane, circa il 75% delle 220 le unità territoriali della Caritas presenti in italia, nel corso del 2013 si sono viste costrette a chiedere aiuto alla sede nazionale per fronteggiare le crescenti richieste di aiuto da parte dei più poveri.
Gran parte delle risorse ottenute sono state utilizzate per l’acquisto dei beni primari che, come rivelato anche nel rapporto False Partenze, rappresentano attualmente il bisogno principale di chi si rivolge ai Centri di Ascolto delle diocesi. Sopratutto sul fronte dei bisogni alimentari la situazione appare infatti sempre più drammatica nonostante i numerosi tentativi per farvi fronte.
Di fronte ai preoccupanti dati 2013, e nell’ottica di un 2014 che non si presenta certo migliore, la Caritas ha chiesto al governo di sbloccare prima dell’estate i fondi Agea utilizzabili per l’acquisto dei generi alimentari, che a causa del passaggio di gestione dal ministero delle Politiche agricole a quello del Lavoro (conseguenza della recente staffetta europea PEAD-FEAD) potrebbero essere paralizzate almeno fino all’autunno.
Povertà, il grido di aiuto della Caritas
Paolo Lambruschi, Avvenire, 14 aprile 2014
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