Per affrontare la drammatica situazione in cui si trova una parte sempre più consistente della popolazione italiana, sabato 29 novembre in tutta la Penisola si svolgerà la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Il tradizionale appuntamento promosso dalla Fondazione Banco Alimentare, giunto quest’anno alla sua diciottesima edizione, permetterà di raccogliere generi alimentari a lunga conservazione che saranno destinati a milioni di persone colpite dalla povertà alimentare.
Aumentano i poveri, cresce l’indigenza alimentare
Le ultime rilevazioni dell’Istat indicano come 6 milioni di persone in Italia si trovino oggi in povertà assoluta, incapaci cioè di acquistare beni e servizi necessari al mantenimento di uno standard di vita considerato minimamente accettabile. Un quadro drammatico, soprattutto se si tiene conto che negli ultimi anni, complice ovviamente la deflagrazione della crisi nell’economia reale, il numero dei poveri assoluti è praticamente raddoppiato. Se nel 2010 erano il 5.2% della popolazione (circa 3.1 milioni di persone) oggi, come detto, sfiorano il 10%.
Tra le conseguenze più evidenti di questa diffusione della povertà sono certamente da annoverare le problematiche legate all’alimentazione. Gli ultimi dati pubblicati da AGEA – l’agenzia del Governo italiano che si occupa di distribuire risorse stanziate dall’UE per il contrasto all’indigenza alimentare – indicano che 3.686.942 di persone nel 2012 sono state aiutate grazie alle erogazioni dell’ente. Nel 2010 erano circa un terzo in meno: 2.763.379. Di fronte a questi dati, e tenendo conto dell’aumento generalizzato della povertà, è lecito ipotizzare che negli ultimi due anni questi numeri siano cresciuti ulteriormente, con immaginabili conseguenze per chi ogni giorno opera a sostegno di coloro i quali si trovano in difficoltà.
L’impegno quotidiano del Banco Alimentare
Tra le organizzazioni che sono in prima linea nella lotta alla povertà alimentare c’è sicuramente la Fondazione Banco Alimentare. Negli ultimi anni questo “grossista della solidarietà” ha dovuto fronteggiare l’aumento delle richieste di aiuto diversificando le proprie modalità di recupero del cibo. Oltre ad essere accreditato presso l’AGEA, il Banco ha sviluppato numerose partnership con industrie agroalimentari, imprese ortofrutticole, aziende della grande distribuzione e, attraverso il progetto SitiCibo (di cui vi avevamo già raccontato) accordi con mense aziendali, mense scolastiche, ristoranti, hotel, self service e altri esercizi commerciali.
Nel 2013 attraverso tutti questi canali il Banco è riuscito a recuperare (e quindi salvare, visto che nella maggioranza dei casi il cibo sarebbe stato distrutto) circa 62.000 tonnellate di alimenti e quasi 800 mila piatti pronti. Tali risorse sono state impiegate per aiutare 1.947.539 persone attraverso la collaborazione continuativa con 8.898 strutture caritative presenti su tutto il territorio nazionale.
Il ruolo fondamentale della Colletta
A queste risorse vanno aggiunte quelle raccolte ogni anno nel corso della Colletta Alimentare. In una singola giornata, che cade tradizionalmente l’ultimo sabato di novembre, migliaia di volontari (135.000 nell’ultima edizione) chiedono agli italiani di fare la spesa per chi è più povero e donare al Banco prodotti non deperibili (pasta, olio, scatolame, latte UHT, etc.). Nell’edizione 2013 la Colletta, grazie alla generosità di 5 milioni e mezzo di persone, ha permesso di raccogliere ben 9.037 tonnellate di cibo, circa il 12% di tutto quello che è stato distribuito nel corso dell’anno dalla Rete Banco Alimentare.
Al di là delle consistenti erogazioni provenienti dall’Europa e degli importanti accordi stipulati con le diverse realtà della filiera alimentare, le donazioni effettuate nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare rappresentano quindi una risorsa importantissima di cui, vista la situazione generale, il Banco non può fare a meno. La generosità degli italiani è fondamentale al punto che, come ricorderanno molti dei nostri lettori, nel giugno scorso è stata addirittura indetta una Colletta straordinaria, pensata per fronteggiare il ritardo delle erogazioni europee, attraverso cui si è evitato di lasciare i più poveri senza aiuto.
Inoltre la Colletta, oltre ad essere un momento strategico per le attività del Banco, negli anni ha assunto un ruolo educativo molto significativo sul fronte del contrasto alla povertà alimentare. Attraverso questo gesto milioni di persone hanno l’opportunità di comprendere meglio le dimensioni del problema che, seppur in fortissima espansione, è ancora poco noto all’opinione pubblica italiana. In questo senso, oltre a promuovere e valorizzare il gesto del dono, la Colletta aiuta a capire di più il valore del cibo che per molti, fa tristezza dirlo, è ormai un vero e proprio lusso. Dunque, parafrasando i Promessi Sposi, anche quest’anno la Colletta Alimentare s’ha da fare!
Come si può contribuire?
Il primo modo per contribuire alla Colletta Alimentare consiste semplicemente nell’andare a fare la spesa il 29 novembre e donare parte del cibo acquistato alle migliaia di volontari che saranno presenti negli 11.000 punti vendita aderenti in tutta Italia (clicca qui per scoprire il più vicino). Il secondo modo è, invece, quello di diventare volontari a propria volta e contribuire col proprio tempo alla costruzione della Colletta: basta una veloce iscrizione sul sito della Fondazione Banco Alimentare.
In terzo luogo, si può aiutare il Banco Alimentare ad acquistare una quota degli scatoloni che serviranno allo stoccaggio del cibo che sarà raccolto. Ogni anno per la realizzazione della Colletta sono infatti necessari ben 900mila scatole di cartone da imballaggio. Grazie alla generosità di molti scatolifici, al sostegno di diversi partner istituzionali e al contributo delle 21 associaizoni del Banco Alimentare presenti nelle diverse regioni italiane, la Fondazione riesce normalmente a recuperarne gratuitamente circa due terzi ma, a fronte ad alcune difficoltà logistiche, quest’anno si trova in difficoltà nell’acquisto della parte restante. Per fronteggiare questa situazione è stata avviata un’operazione di crowdfunding attraverso la piattaforma Rete del Dono, volta a recuperare parte delle risorse mancanti. Invece di rompere le scatole, per una volta, è possibile acquistarle. Fino al 4 dicembre è inoltre possibile sostenere il Banco inviando un sms, del valore di 2 euro, al numero 45504.
Da ultimo, per rafforzare quella dimensione educativa di cui si parlava nel paragrafo precedente, è possibile raccontare la propria esperienza della Colletta Alimentare dimostrando, anche grazie all’utilizzo dei social network, il valore di questa giornata. Con l’hashtag #colletta14 si potranno segnalare commenti, pensieri, foto e video dei diversi momenti della giornata, mostrando un modo di fare solidarietà semplice e immediato ma quanto mai fondamentale per affrontare le conseguenze della crisi-che-non-passa.
Riferimenti:
Il sito della Colletta Alimentare
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