Il World Food Programme dell’ONU ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace 2020 «per i suoi sforzi nel contrastare la fame, per il suo contribuito nel migliorare le condizioni di pace nelle aree interessate da conflitti e per essere determinante negli sforzi di prevenzione delle guerre che sfruttano la fame come arma».
Come riporta Il Post, il Programma alimentare mondiale, è un’agenzia dell’ONU che si occupa di promuovere la sicurezza alimentare nel mondo, cioè di garantire che non ci siano intere popolazioni a soffrire la fame – per conflitti o crisi di altro tipo – e che la mancanza di cibo non venga usata come arma di guerra. Il WFP – che è finanziato attraverso donazioni volontarie di governi e privati – sostiene di fornire di media assistenza alimentare a 91,4 milioni di persone ogni anno.
Il tema ci sembra di particolare interesse perché, ormai da alcuni anni, anche il nostro Laboratorio (nel suo piccolo) si occupa del tema della povertà alimentare. In merito, dal 2015, in occasione dell’Expo di Milano, il sito di Percorsi di secondo welfare ha predisposto una sezione interamente dedicata al fenomeno: qui trovate il nostro focus sulla "Povertà alimentare".