Che Expo si sarebbe posto il problema del cibo avanzato era scontato. Dopo qualche incertezza dei primi giorni è stato siglato un accordo con la Fondazione Banco Alimentare per recuperare le eccedenze e distribuirle alle associazioni di volontariato del territorio di Milano. Una media di oltre 50 chili giornalieri di cibo ancora buono, ma deperibile, viene recuperata dai padiglioni dell’esposizione universale e distribuita dai volontari del Banco Alimentare alle 250 strutture caritative di Milano che assistono oltre 54 mila persone in povertà.
Eppure, senza arrivare alla complessa macchina di recupero di eventi della portata di Expo, chiunque di noi nel suo piccolo avanza e inevitabilmente butta del cibo che invece potrebbe far avere a chi si trova in difficoltà.
Compleanni, matrimoni, eventi aziendali, feste, spese esagerate, distrazioni… Sono tante le occasioni in cui il cibo rischia di andare sprecato, ma altrettante le opportunità per recuperarlo, affidandolo a reti che si occupano di assistere i più bisognosi attraverso associazioni non profit, ma anche app e siti web. Marco Garavaglia sul Corriere della Sera racconta cinque strade che si possono seguire.
Cinque idee per dare il cibo che avanza a chi ne ha bisogno
Marco Garavaglia, Corriere della Sera, 18 giugno 2015
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