Il Comune di Quarrata (PT) a partire dal 2008, insieme ad alcune organizzazioni del terzo settore come l’Associazione Pozzo di Giacobbe, la Misericordia di Quarrata, la Croce Rossa Italiana (comitato della Piana Pistoiese) e alcuni supermercati (Di Meglio e SMA), ha avviato un servizio di distribuzione di generi alimentari denominato “Banco Alimentare”. Il 12 febbraio 2016 è stata approvata una delibera di giunta che inizia un percorso di trasformazione del “Banco Alimentare” in “Market Sociale”.
Attraverso un avviso, con scopo puramente esplorativo, l‘Amministrazione ha invitato le organizzazioni del terzo settore e gli altri enti impegnati nel contrasto alla povertà a esprimere il proprio interesse a collaborare alla progettazione dell’iniziativa definita come “sperimentale”; in seguito l’amministrazione comunale esaminando le proposte valuterà se stipulare una convenzione – è opportuno precisare che l’avviso pubblico non è vincolante e l’amministrazione può annullare il procedimento. Alle organizzazioni partecipanti è richiesta esperienza nel settore della povertà e nella collaborazione con le amministrazioni pubbliche. Il Comune metterà a disposizione i locali in un condominio ERP e provvederà all’approvvigionamento del magazzino. Il “Market Sociale” si presenterà come un piccolo supermercato ove gli utenti, nuclei famigliari selezionati dai servizi sociali comunali, potranno rifornirsi scegliendo liberamente i prodotti, pagandoli attraverso una tessera a punti e prestando, in cambio, lavori di pubblica utilità.
Il Comune di Quarrata ha ritenuto opportuno innovare le modalità dell’azione di contrasto alla povertà alimentare in quanto l’esperienza degli altri empori solidali è risultata efficace e consente di coinvolgere terzo settore, cittadini e imprese, valorizzando il ruolo della comunità. Secondo l’assessore comunale Stefano Lomi: “Il progetto contribuirà a costruire una comunità locale solidale e più giusta, nella quale coloro che rischiano di rimane indietro a causa di difficoltà economiche potranno attivarsi e destinare un po’ del loro tempo allo svolgimento di azioni di utilità pubblica e in cambio accumuleranno dei crediti che permetteranno loro di fare la spesa al market sociale.”
Quarrata non è il primo Comune dove è l’ente pubblico ad attivarsi direttamente per aprire un emporio solidale; vi sono infatti altri casi in cui, queste innovative esperienze di contrasto alla povertà alimentare sono promosse da soggetti pubblici come il Comune, la Provincia, la Prefettura, l’Asl. Ad esempio a Crotone l’emporio “I Cinque Pani” è promosso da Provincia di Crotone, Comune di Crotone, Prefettura, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e numerose associazioni e cooperative locali, a La Spezia l’Emporio della Solidarietà è stato costituito da alcuni distretti sociosanitari dell’Asl 5 Spezzino, insieme a Fondazione Carispezia e alla Caritas diocesana.
L’esperienza degli empori solidali è nata grazie a organizzazioni del terzo settore, ma come è accaduto in molti altri casi (servizi domiciliari, interventi per malati di AIDS…) tale innovazione è stata recepita dal primo settore e sviluppata poi grazie anche ad attori pubblici in partenariato con il terzo settore. È stato quindi confermato come il terzo settore svolga un’importante funzione di sperimentazione e innovazione nei servizi alla persona promuovendo iniziative che poi si consolidano ed entrano a pieno titolo nel welfare pubblico, solitamente, come nel caso degli empori, in un’ottica di welfare mix. Questo avviene in particolar modo a livello locale ove l’agire del terzo settore spesso si intreccia sinergicamente con l’operato dei servizi alla persona di Comuni e aziende sanitarie e vengono costruite forme di governance condivisa.