Lo scorso 16 luglio a Roma è stato presentato il sesto rapporto Caritas sulle politiche contro la povertà, che contiene anche un monitoraggio sul Reddito di Cittadinanza. Il rapporto dal titolo “Lotta alla povertà: imparare dall’esperienza, migliorare le risposte” si articola in sei parti: 1) il profilo dei beneficiari del RdC e le caratteristiche del trasferimento monetario; 2) i percorsi di inclusione; 3) il Rdc e i beneficiari dei servizi Caritas; 4) il RdC nel contesto nazionale; 5) le misure emergenziali e 6) le riflessioni conclusive.
Dal monitoraggio è emerso che il 55,2% delle persone sostenute dalla Caritas hanno beneficiato della misura tra il 2019 e il 2020 e il 56% di chi riceve il RdC presenta contemporaneamente tre o più forme di vulnerabilità. Un dato preoccupante riguarda invece i tassi di copertura, secondo cui poco più della metà dei poveri (il 56%) non beneficia della misura. I gruppi marginalizzati risultano i più tutelati dall’intervento, mentre restano ancora fuori i “nuovi poveri” (ad esempio, giovani, lavoratori poveri, famiglie monoparentali) le cui condizioni sono nettamente peggiorate a seguito della recente crisi economica seguita alle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19.
Alla presentazione del Rapporto sono intervenuti Massimo Baldini (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Cristiano Gori (Università di Trento e Responsabile Scientifico del Rapporto), Matteo Luppi (sociologo e Collaboratore di Caritas Italiana) e Nunzia De Capite (Ufficio Politiche Sociali e Promozione Umana di Caritas Italia). Nella seconda parte dell’incontro è intervenuto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, in dialogo con Cristiano Gori, Pasquale Tridico (Presidente INPS), Gianmario Gozzi (Presidente Cnoas) ed Edi Ciechi (Presidente della Commissione Welfare dell’Anci).