Il Forum Disuguaglianze e Diversità (FDD) e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), insieme a Cristiano Gori dell’Università di Trento, hanno avanzato una proposta operativa per fronteggiare immediatamente la caduta di reddito delle famiglie dovuta alla crisi innescata dalla pandemia Covid-19. L’obiettivo è quello di evitare che l’impoverimento si diffonda rapidamente e le disuguaglianze si acuiscano. All’elaborazione della proposta hanno contribuito numerose persone e organizzazioni della società civile appartenenti al Forum DD e ad ASviS, oltre ad esperti esterni.
Universalità, equità, sostenibilità e futuro
I principi che guidano la proposta avanzata da FDD e ASviS sono quattro:
- Principio dell’universalità della protezione sociale. Nessuno resti indietro: il pacchetto complessivo di azioni deve raggiungere chiunque sia colpito dalla crisi.
- Principio dell’equità delle risposte. Risposte a misura delle persone: bisogna diversificare gli interventi in base alle esigenze di ognuno. Il riconoscimento delle specifiche necessità di ciascuno deve costituire l’unico criterio che motiva le differenti risposte pubbliche.
- Principio della sostenibilità attuativa. La semplicità è la prima strada per sostenere subito chi è in difficoltà: si devono quindi mettere in campo prestazioni che siano agevoli da attuare, comunicare e ricevere.
- Principio dell’orientamento al futuro. Cominciare oggi a costruire il welfare di domani: le azioni realizzate nell’immediato devono rappresentare il punto di partenza per quelle sarà necessario predisporre in seguito.
Due nuove misure per affrontare l’emergenza
La proposta si basa sull’analisi del Decreto “Cura Italia” (di cui abbiamo rifletto qui) e mira a offrire un sostegno immediato al reddito delle famiglie grazie a un numero limitato di cambiamenti al Decreto. In particolare, FDD e ASviS propongono l’introduzione di due misure: il Sostegno di Emergenza per il Lavoro Autonomo (SEA) e il Reddito di Cittadinanza per l’Emergenza (REM).
Il Sostegno di Emergenza per il Lavoro Autonomo sostituisce il bonus di 600 € per gli autonomi. A differenza del bonus, tuttavia, l’importo del SEA cambia in base alle diverse situazioni. L’ammontare del contributo è quindi determinato in modo progressivo secondo le condizioni economiche del nucleo del lavoratore autonomo. Il SEA punta, inoltre, a mantenere la capacità produttiva del lavoro autonomo. Per questo, il suo valore è anche parametrato alla perdita di guadagno (in proporzione al proprio volume abituale di attività), così da supportare in modo più intenso chi è stato più colpito dalle conseguenze generate dall’emergenza Coronavirus in corso.
Il Reddito di Cittadinanza per l’Emergenza utilizza i dispositivi del Reddito di Cittadinanza e lo sostituisce, per il periodo di vigenza, nel caso di nuovi richiedenti. Il suo obiettivo è raggiungere tutta la popolazione in condizione di necessità e non toccata da altre prestazioni di welfare. In questa prospettiva è cruciale facilitarne e sollecitarne l’utilizzo e per questo FDD e ASviS prevedono meccanismi di riduzione della documentazione necessaria, semplificazione delle procedure e soprattutto di informazione automatica degli aventi diritto; la sospensione dei vincoli di accesso legata al patrimonio mobiliare e immobiliare; l’allentamento temporaneo delle sanzioni legate alla condizione di lavoro irregolare.
Nel disegno complessivo proposto da FDD e ASviS queste due misure affiancano quelle già esistenti e relative alle Indennità di Disoccupazione (NaspI, Dis-Coll) che continueranno a operare per i dipendenti e per i parasubordinati e la Cassa Integrazione (CI) Covid-19, cioè le varie forme di cassa integrazione e misure assimilabili rivolte ai dipendenti delle imprese che rimangono operative e che sono colpite vuoi dalla caduta della domanda, vuoi dal divieto di operare (tabella 1). Per queste due prestazioni FDD e ASviS non suggeriscono cambiamenti.
Tabella 1. Il pacchetto delle misure proposto da FDD e ASviS
Fonte: FDD e ASviS
Nel complesso, la proposta avanzata dal FDD e dall’ASviS, introducendo dei correttivi (in particolare nel caso del bonus previsto per gli autonomi) e puntando sulla valorizzazione degli strumenti già esistenti (in particolare il Reddito di Cittadinanza), offre, da un lato, una risposta concreta al dilagare della povertà e della disuguaglianza e, dall’altro, mette al riparo dal rischio di avanzare risposte frammentate che difficilmente riuscirebbero a garantire l’equità degli interventi.
Riferimenti