In un momento in cui si discute di Reddito di Emergenza e di modifiche dell’attuale Reddito di Cittadinanza può essere utile la lettura del volume “Reddito di inclusione – cittadinanza – base incondizionato. 100 domande e risposte per capire come stanno cambiando le politiche di contrasto alla povertà”, curato dall’assistente sociale specialista Giuseppe Angelillis e pubblicato da Passerino Editore in e-book e da Lampi Stampa in cartaceo.
Il volume, che si rivolge a cittadini, operatori, imprenditori, sindacalisti e politici, è organizzato su 100 domande e risposte che forniscono informazioni puntuali sul funzionamento dell’attuale Reddito di Cittadinanza e sulle differenze fra misure come il reddito minimo, il salario minimo e il reddito di base. Di seguito si riportano integralmente le prime cinque domande sul Reddito di Cittadinanza che aprono il volume.
Qual è la definizione di RdC? Il Rdc è una misura di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, destinata a favorire il diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura, attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro.
Quali obiettivi si pone il RdC? Il Reddito di cittadinanza si pone tre obiettivi: integrazione del reddito, patto per il lavoro e percorsi personalizzati.
Il RdC è una misura a carattere universale? No. Il RdC rientra nella categoria definita nell’ambito delle politiche sociali di universalismo selettivo, il quale prevede che il beneficio diventi un diritto soggettivo solo per coloro che posseggono determinati requisiti.
Quali sono i requisiti che un cittadino deve possedere per ottenere il RdC? Il Governo ha definito due macro categorie di requisiti, quelli di cittadinanza, residenza e soggiorno e quelli economici. A queste due categorie vi sono altri requisiti legati alla proprietà di particolari beni (automobili, motoveicoli e imbarcazioni da diporto) e alla situazione giuridica penale.
Quali sono i requisiti legati alla cittadinanza, residenza e soggiorno? Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne in una delle seguenti condizioni: italiano o dell’Unione Europea; cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso; cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario – come individuato dall’articolo 2, comma 1, lettera b), del D. lgs. 6 febbraio 2007, n. 30 – titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; titolare di protezione internazionale. E?, inoltre, necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.