Il cosiddetto Decreto Lavoro ha aumentato la soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per le persone dipendenti con figli o figlie a carico.
Si tratta di una scelta che i sindacati e Aiwa, associazione che rappresenta i provider di welfare aziendale in Italia, trovano discriminatoria e ingestibile. Entrambi ritengono infatti che possa creare disparità tra i lavoratori e che sia difficile da attuare per le imprese, che faticherebbero a differenziare i trattamenti di welfare al proprio interno. Soprattutto nel caso delle realtà più piccole.
La Fim Cisl ha chiesto di aumentare per tutti i lavoratori la soglia attuale di 258 euro, adeguandola ai livelli salariali attuali. Aiwa suggerisce invece di modificare il paniere di beni e servizi di welfare per includere maggiormente i dipendenti con figli, anziché creare piani dedicati solo a loro.