L’ultimo accordo sul rinnovo dei contratti dei metalmeccanici arriva dopo un anno di dure trattative e dopo 8 anni in cui i contratti sono stati firmati separatamente dalle diverse rappresentanze sindacali. A beneficiare della raggiunta intesa che poterà ad un aumento previsto di circa 92 euro mensili saranno oltre un milione e quattrocentomila lavoratori, i quali saranno chiamati inoltre a dire l’ultima parola sul rinnovo del contratto metalmeccanici per il periodo 2016-2019.
Per il via libera al nuovo contratto nazionale è stato indetto un referendum dei lavoratori per il 19, 20 e 21 di dicembre. L’esito della chiamata alle urne sembrerebbe quasi scontato poiché l’accordo raggiunto dai sindacati introduce importanti novità e, soprattutto, benefici per i lavoratori del settore metalmeccanico.
Ma a godere dell’accordo e delle misure concordate e approvate dai sindacati saranno anche le famiglie dei lavoratori metalmeccanici. I benefici economici e di welfare previsti per il settore metalmeccanico comprendono anche misure di previdenza integrativa e assistenza complementare, tra cui benefit per l’acquisto di carburante, per l’educazione dei figli e per l’assistenza di minori e anziani.
Ecco nel dettaglio tutte le novità, i punti principali dell’intesa e cosa cambia per i metalmeccanici con la firma dell’accordo sul rinnovo del contratto nazionale.
1. Aumenti sullo stipendio: a partire da giugno 2017 i lavoratori metalmeccanici vedranno riconosciuto in busta paga un aumento di 51,7 euro per il recupero dell’inflazione, 13,5 per il salario non tassato, 7,89 euro per la previdenza, 12 euro per la sanità, 19 euro per misure di welfare e 7,69 euro per la formazione. In totale si arriverà ad un aumento mensile di 92,67 euro. A marzo 2017 sarà riconosciuto invece un benefit una tantum di 80 euro lordi. Con la chiusura di una trattativa durata più di un anno in favore dei metalmeccanici viene riconosciuto il recupero al 100% dell’inflazione per tutta la durata del contratto e il riconoscimento pieno degli scatti di anzianità.
2. Welfare: per i metalmeccanici è riconosciuto un contributo di 156 euro a titolo di assistenza sanitaria integrativa, estesa anche ai familiari a carico e ai conviventi. La somma sarà totalmente a carico dell’azienda. Inoltre sono previsti dei benefit che nel 2017 saranno pari a 100 euro, nel 2018 a 150 euro e 200 euro nel 2019. I lavoratori potranno spendere la somma in buoni carburante, spese scolastiche e altri beni o servizi.
3. Formazione: tutti i lavoratori assunto con contratto a tempo indeterminato dovranno seguire nel triennio almeno un percorso di formazione di 24 ore a carico delle aziende. Nel caso di mancanza di percorsi organizzati dalle aziende il lavoratore dovrà percepire un contributo fino a 300 euro per la formazione.
4. Diritto allo studio: ai lavoratori studenti universitari vengono riconosciuti, oltre ai giorni per sostenere gli esami e le 120 ore di permesso non retribuito, altre 150 ore triennali che potranno essere utilizzate per la preparazione degli esami. Inoltre, ai metalmeccanici vengono riconosciute altre 16 ore di permesso retribuite per gli esami.
5. Congedi parentali: ai lavoratori metalmeccanici viene riconosciuto il diritto, per ogni bambino e fino al compimento dei 12 anni di vita del figlio, al periodo di congedo parentale da utilizzare anche ad ore.
6. Previdenza complementare: la previdenza integrativa dei metalmeccanici Cometa graverà sui conti delle aziende dall’1,6% al 2%. L’obiettivo è incentivare la valorizzazione dello strumento della pensione complementare, per garantire maggiore sicurezza e stabilità futura dei lavoratori.
7. Contrattazione territoriale e rappresentanza dei lavoratori: ritorna in auge la contrattazione aziendale territoriale, per il rilancio della produttività aziendale. Inoltre le aziende dovranno dotarsi di un comitato di rappresentanza dei lavoratori, che dovrà essere consultato e convocato dall’azienda in caso di scelte strategiche che comportano anche l’intervento dei sindacati.