Dal 13 al 15 settembre 2023 a Milano si è tenuta la XVI Conferenza ESPAnet Italia, organizzata dal Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano presso la Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Il tradizionale appuntamento del network italiano che riunisce docenti ed esperti che si occupano di analisi delle politiche sociali quest’anno è stato dedicato al tema “Sistemi di welfare in transizione: tra equità e sostenibilità”. Gli attuali sistemi di welfare appaiono infatti in transizione verso nuovi assetti e configurazioni, molto più articolati e frammentati rispetto al passato, che devono continuare a garantire coesione e inclusione sociale. Il tutto in un quadro di ridotta crescita economica e instabilità a livello globale, da un lato, e di crescente insicurezza e vulnerabilità sociale, dall’altro.
Partendo da queste premesse, la conferenza ha voluto capire se e come, nell’attuale contesto sociale, economico e politico, i sistemi di welfare possano trovare un bilanciamento tra il fondamentale obiettivo dell’equità e il mantenimento di condizioni di sostenibilità economico-finanziaria, sociale, politica e ambientale. Per comprenderlo è stato realizzato un fitto programma – che ha proposto 40 sessioni di lavoro parallele, due plenarie, meet critics e tavole rotonde – a cui ha contribuito anche il gruppo di Percorsi di secondo welfare.
Il secondo welfare e le politiche sociali in transizione
Il contributo più evidente del nostro Laboratorio è stato quello della sessione 21, dedicata al tema “Risorse e attori non pubblici nelle politiche sociali in transizione: quale ruolo per il secondo welfare?” e coordinata da Chiara Agostini e Chiara Lodi Rizzini.
La keynote speaker è stata Franca Maino, professoressa del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche e direttrice di Percorsi di secondo welfare, che ha raccontato come oggi sia sempre più centrale il tema del coordinamento tra servizi di welfare. Approfondire il concetto di secondo welfare in questo scenario appare cruciale per capire quale sia il contributo dei vari attori, quali rapporti abbiano tra loro e con le istituzioni pubbliche, in particolare locali.
Nell’analizzare i cambiamenti nei sistemi di welfare locali, sono state identificate cinque aree in cui possiamo cogliere evidenze di innovazione:
- il ripensamento dei target e delle logiche di intervento grazie alla capacità di conciliare un intervento mirato al contesto locale con una progettualità – in linea con l’iniziativa – più ampia (ad es. il PNRR, o il pilastro europeo dei diritti sociali);
- le modalità e gli strumenti per adottare e rafforzare le logiche di rete per coprogettare e poi complementare le politiche;
- l’intercettazione dei bisogni come punto di partenza per aggregare la domanda, e attivare persone e comunità;
- la conoscenza dei servizi offerti tramite mappature complesse, che vadano poi integrate e condivise;
- rispondere ai bisogni diventando motore di sviluppo, creando opportunità di crescita e occupazione.
La sessione ha voluto mettere in evidenza come la sfida della crisi pandemica abbia “risvegliato” i territori avvicinandoli, a questa idea di welfare dove le comunità diventano laboratori di innovazione. Anche per questo, oggi al centro dell’agenda e dei processi di policy locale ci sono dinamiche di coprogettazione e coprogrammazione, favoriti dal quadro normativo introdotto dalla riforma del Terzo Settore che ha contribuito a dare consistenza a queste pratiche collaborative.
Sul tema, nel corso della sessione sono stati discussi 4 paper:
- Barbara Casula (Università di Siena) ha discusso il tema “Esperienze e modelli di governance del Welfare aziendale territoriale. Analisi di 3 casi di studio italiani”;
- Andrea Gollini (Università Cattolica del Sacro Cuore) ha presentato il paper “Quale ruolo per il terzo settore, ed in particolare per il volontariato, nel contrasto alla povertà? Una revisione sistematica della letteratura”;
- Paolo Tomasin è intervenuto con “Costruire comunità dentro e fuori l’azienda. Presentazione di un caso studio”;
- Simona Nicolini con “Coprogettare con i giovani nella comunità territorio: un’esperienza e un metodo nel progetto europeo Promote Education Participation and Project for Youth”.
Il contributo alle plenarie
Oltre che attraverso la sessione 21, il Laboratorio ha dato il proprio contributo nel corso delle due sessioni plenarie
Nello specifico Maurizio Ferrera, docente del Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche della Statale di Milano e scientific supervisor di Secondo Welfare, mercoledì 13 settembre ha curato la relazione introduttiva della sessione plenaria sul tema “Towards a European Social Union? Promises, Challenges and Hurdles“, coordinata da Ilaria Madama (Università degli Studi di Milano), in cui sono intervenute Elena Granaglia (Università degli Studi Roma Tre), Anton Hemerijck (European University Institute), Bruno Palier (Science-Po Paris) e Waltraud Schelkle (European University Institute).
Ferrera è stato protagonista anche della seconda plenaria, svoltasi presso la Fondazione Feltrinelli, sul tema “Still a Southern European Model of Welfare? Assessing three decades of policy change”, insieme a Franca Maino che è stata una delle discussant insieme a Rui Branco (Universidade NOVA de Lisboa), Ana Guillen (Universidad de Oviedo), Manos Matsaganis (Politecnico di Milano), Chiara Saraceno (Università degli Studi di Torino), Valeria Fargion (Università degli Studi di Firenze), Matteo Jessoula (Università degli Studi di Milano), Ilaria Madama (Università degli Studi di Milano), Marcello Natili (Università degli Studi di Milano) e Stefano Sacchi (Politecnico di Torino). Maurizio Ferrera ha curato le conclusioni di questo interessante momento di confronto.
Le altre sessioni parallele
Il contributo di Secondo Welfare è stato importante anche in molte altre sessioni parallele.
Valeria de Tommaso ha partecipato alla Sessione 14 “The LTC reform puzzle facing the longevity challenge: policy and politics dimensions at work” in cui ha presentato il paper “A meaningful comparison? Long-term care policymaking in Italy and Spain”.
Valentino Santoniè intervenuto nella sessione 31 (II) “Politiche di work-life balance e di genere: equità e sostenibilità per le transizioni di vita e familiari” col paper “Il ruolo dell’impresa e del welfare aziendale nell’ambito dello sviluppo sostenibile e del work-life balance”
Nella Sessione 33 (II) “Le nuove sfide del welfare locale, tra crisi globali e frammentazione territoriale” Anastasia Rita Guarna con Paola Maria Torrioni ha presentato il paper “Pratiche, processi e prospettive di welfare locale. Tre sperimentazioni territoriali a confronto“.
Franca Maino è stata inoltre keynote speaker della sessione 5 (I) “Quel che resta del Reddito di Cittadinanza. Valutazioni, apprendimenti, lasciti”, ha coordinato insieme a Tamara Popic la sessione 3 “Health Systems in Transition: Reforms and Transformation between Policy and Politics” e Franca Maino con Marco Betti ha presentato nella medesima sessione il paper “Health Systems in Transition: Reforms and Transformation between Policy and Politics”