«Più soldi a chi contratta su produttività e welfare». È questa una delle novità – lanciata con un tweet dal premier Matteo Renzi con l’approvazione della legge di Stabilità – che dovrebbe permettere al «secondo welfare » di crescere in maniera sostanziosa anche in Italia. Finora infatti a fare la parte del leone sono state soprattutto le aziende. Da Luxottica ad Atm, sono diversi i casi virtuosi nel mondo delle grandi imprese italiane che hanno messo a disposizione dei propri dipendenti questo sistema privato o semi privato, che viaggia in parallelo a quello tradizionale, e offre piani integrativi per la pensione, il sostegno alla salute, il diritto allo studio, e la tutela in caso di perdita del lavoro. Magari destinandovi una quota minima dello stipendio o i premi di produzione.
Nel 2016 è previsto uno sgravio fiscale da 430 milioni. Si allarga la piattaforma Iep per lo scambio di servizi
Sofia Fraschini, Il Giornale, 24 ottobre 2015