Gli italiani sono, come noto, tra i popoli più longevi del mondo. Secondo recenti dati Istat nei prossimi 20 anni la quota di peronse over 65 che vivono nel nostro Paese supererà il 29%; quella degli over 85 oltre il 5%. Si vive di più, quindi una buona notizia. Non fosse che i dati sulla qualità di questo vissuto aprono scenari complessi e inquietanti: a 65 anni la speranza di vita senza limitazioni funzionali è pari a 7,8 anni per gli uomini e 7,5 per le donne.
Per queste ragioni la pressione generata dall’invecchiamento della popolazione e le sue ricadute socio-economiche fanno della non autosufficienza uno dei temi “caldi” del dibattito sulla riorganizzazione dei sistemi di welfare. La grande domanda è: come possiamo affrontare questa sfida garantendo la sostenibilità del nostro sistema sociale?
Sul sito di Welforum Licia Guzetti di Itinerari Previdenziali prova a offrire qualche spunto per cercare di rispondere a questa domanda, partendo in tal senso dall’esperienza del Tavolo di lavoro sulla non autosufficienza promosso dal Centro Studi di Itinerari Previdenziali e Assoprevidenza. L’obiettivo? Mettere a confronto stakeholder di estrazioni diverse (enti, compagnie assicurative, operatori dell’assistenza…) per fare il punto della situazione e proporre lo sviluppo di potenziali sinergie.
Non autosufficienza: la necessità di un approccio integrato pubblico/privato
Licia Guzzetti, Welforum, 30 agosto 2’018