In un recente articolo del Corriere della Sera, Dario Di Vico si sofferma su una specifica categoria vittima di questa pandemia: gli anziani. Sono poco meno di 3 milioni a pagare il prezzo più salato alla devastazione del virus (la mortalità si è concentrata tra persone ultraottantenni con due o tre patologie concomitanti) ma ciononostante non riescono ad ottenere la giusta e necessaria attenzione.
Su questa esigenza di rappresentanza e di voce si muove il Network Non Autosufficienza (NNA), una rete di esperti affiancata da 8 associazioni: anche Percorsi di secondo welfare si è occupato di approfondire le proposte del Network all’interno di due articoli, che trovate qui e qui.
Due sono i problemi di fondo che, secondo il Network, vanno affrontati di petto. Il primo riguarda la frammentazione degli interventi pubblici erogati da soggetti diversi (Asl, Comuni, Inps) e, purtroppo, non coordinati tra loro. Che andrebbero invece collocati in un sistema di governance unitario capace di armonizzare le diverse linee di responsabilità. Il secondo investe l’inadeguatezza dei servizi domiciliari, il cui sviluppo invece è valutato alla stregua di una priorità.
Non autosufficienti, i più deboli rimasti senza aiuti
Dario Di Vico, Corriere della Sera, 11 marzo 2021