Sul Corriere della Sera Chiara Daina parla di caregiver – le persone che in maniera gratuita e non professionale si prendono cura di un familiare in condizioni di non autosufficienza – ricordando che al momento, a differenza di altri Paesi europei, in Italia manca ufficialmente una protezione sociale ed un riconoscimento legislativo per queste figure.
Se è vero che la Legge di Bilancio 2018 (l. 205/2017) ha istituito il Fondo “per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver”, come ha recentemente ricordato la Ministra Elena Bonetti, ora serve un dialogo con le Regioni per stabilire le misure da intraprendere. In tal senso bisognerebe dare priorità a chi si prende cura di persone con disabilità gravissima o che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle misure anticovid, ma anche a percorsi di accompagnamento finalizzati al ricongiungimento del caregiver con l’assistito.
Un disegno di legge, con la prima firma dalla senatrice Simona Nocerino, punta al riconoscimento giuridico per la figura del caregiver, sia in termini di diritti che di attività. Tra le proposte figurano quella di garantire tre anni di contributi figurativi riferiti al periodo di assistenza, il rilascio di una tessera identificativa che possa facilitare le pratiche amministrative, l’inserimento di visite e prestazioni sanitarie a domicilio e la possibilità di rimodulare l’orario lavorativo.
Caregiver ancora in attesa di un riconoscimento giuridico
Chiara Daina, Corriere della Sera, 9 aprile 2021