Secondo gli ultimi dati ISTAT, in Italia ci sono 7,8 milioni di persone in condizione di povertà relativa e 4,1 milioni in condizione di povertà assoluta.
In questo contesto, la lotta alla povertà dovrebbe essere una priorità ma nei fatti non lo è. L’unica misura di contrasto alla povertà adottata dall’attuale governo riguarda gli “80 euro”. Questo intervento ha interessato 10 milioni di lavoratori dipendenti, ma non gli «incapienti», ovvero i 4 milioni di persone che hanno redditi così bassi da non presentare il 730. La legge di stabilità del 2015 non ha previsto nulla per questa fetta di popolazione.
In vista della prossima Legge di Stabilità, il Ministro Poletti ha incontrato l’Alleanza contro la Povertà che riunisce trentadue associazioni impegnate nella lotta alla povertà, le regioni e gli enti locali. L’Alleanza propone l’inclusione del REIS, ovvero di un “reddito di inclusione sociale” rivolto ai 4,1 milioni di persone in condizione di povertà assoluta. Per assicurare l’introduzione della misura il governo dovrebbe stanziare sette miliardi l’anno a regime. Ma, come suggerisce l’Alleanza, si potrebbe partire con 1,8 miliardi nel 2016 per intervenire nei casi più gravi ed estendere la platea dei beneficiari nei successivi quattro anni.
Un impegno concreto contro la povertà
Enrico Marro, Corriere della Sera, 5 agosto 2015