Un finanziamento di 600 milioni, destinato a salire a un miliardo nel 2017 e nel 2018, è quanto la legge di stabilità ha destinato alle misure di contrasto alla povertà. Il finanziamento peraltro si lega a una specifica Legge Delega che sarà dedicata alla questione della povertà.
Come precisato dal Presidente del Consiglio in conferenza stampa, il 15 ottobre, lo stanziamento pubblico sarà accompagnato da risorse messe a disposizione dalle Fondazioni di Origine Bancaria (FOB), in accordo con comuni e terzo settore. In particolare, il finanziamento varrà 700 milioni nel 2016 (600 provenienti dallo Stato e 100 da Fondazioni, Comuni e Terzo settore), e un miliardo e 100 milioni nel 2017 e nel 2018 (1 miliardo proveniente dallo Stato e 100 milioni da fondazioni, enti locali e terzo settore).
La previsione di una legge delega e l’ammontare dello stanziamento previsto sembrano segnare un deciso cambio di passo rispetto alle misure adottate in precedenza. Fino ad ora, infatti, il Governo Renzi non ha introdotto specifiche misure di lotta alla povertà. Piuttosto, in passato, il governo aveva previsto alcuni interventi volti a supportare il reddito delle famiglie. Si tratta in particolare del bonus di 80 euro, del bonus bebè, del bonus per le famiglie numerose e dell’assegno di disoccupazione. Questi interventi tuttavia si sono rivolti ad ampie fasce della popolazione che solo in parte hanno incluso i nuclei familiari in povertà. Questa volta, invece, la lotta alla povertà è assunta quale obiettivo specifico, e pur non scendendo nei dettagli, il Presidente del Consiglio ha sottolineato che l’urgenza è rappresentata dai minori in condizione di povertà.
Uno spunto di riflessione finale riguarda il quantum delle risorse messe a disposizione del nuovo progetto. In questo senso esistono motivi di speranza, a cui si accompagnano elementi di maggiore preoccupazione. La speranza è legata all’impegno ingente promesso dal Governo e dalla rete di soggetti coinvolti. Per avere un’idea dell’ammontare delle risorse stanziate basti pensare che la sperimentazione della Nuova Carta Acquisti è stata a suo tempo lanciata con un finanziamento di 50 milioni. Uno stanziamento di 600 milioni è, se confermato, un decisivo passo verso l’implementazione di una politica per la lotta alla povertà più efficace e ricca di risorse. Detto questo, rimane il problema di cosa sia necessario per dotare l’Italia di una vera politica di lotta alla povertà, sull’esempio di quanto già realizzato nei paesi europei più avanzati. Come già scritto su queste pagine in merito al lancio del Sostegno all’inclusione Attiva, per avviare una misura strutturale di contrasto alla povertà servirebbe un finanziamento pari a un miliardo e mezzo. La strada è dunque lunga, ma – forse – un passo decisivo è stato fatto.
Sì alla manovra, 600 milioni e una legge delega contro la povertà
Approvata la Legge di Stabilità: 600 milioni nel 2013. Ecco alcune delle misure previste
Conferenza Stampa, 15 ottobre 2015
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