Secondo uno studio dell’Istituto Cattaneo, ogni anno il calo demografico comporta la perdita di 200 mila occupati nel nostro Paese. Se il trend non si invertirà nel Centro-Nord mancheranno 1,2 milioni di lavoratori nel prossimo decennio, soprattutto under 50 e a bassa scolarizzazione.
Si tratta di una prospettiva che difficilmente può convivere con il concetto di crescita a cui siamo abituati. Tutto ciò ci costringe a cercare soluzioni per far fronte a questo problema.
Per questo nella sua analisi su Repubblica, Oscar Giannino mostra come sia necessario un radicale cambio di rotta sulle nostre politiche migratorie. L’articolo sostiene che una strada percorribile potrebbe essere quella di tornare sui nostri passi e a prevedere una quota annuale di migranti da raggiungere per poter mantenere in alto l’asticella della crescita economica.