Grazie ai corridoi umanitari persone profughe con particolari vulnerabilità hanno l’opportunità di arrivare in Italia legalmente e in sicurezza. Come vi abbiamo raccontato qui, da febbraio 2016 a maggio 2022 sono 4.679 le persone che hanno raggiunto l’Europa in sicurezza grazie ai corridoi umanitari. Di queste la stragrande maggioranza è stata accolta in Italia (3.955 persone), circa un ottavo in Francia e la restante parte in Belgio, Germania, Svizzera e Andorra.
Eleonora Camilli su Redattore Sociale spiega che “nel maggio del 2021 Il Parlamento europeo ha votato una risoluzione per chiedere una legislazione Ue sulla migrazione legale che attirerebbe i lavoratori, indebolirebbe i trafficanti di esseri umani, faciliterebbe l’integrazione e incoraggerebbe una migrazione più ordinata”. Per il Parlamento, quindi, attivare i corridoi è una via conveniente anche per gli Stati membri.
Camilli, però, sottolinea che “ad oggi la possibilità di arrivare in Europa da alcuni Paesi in maniera regolare (con un visto d’ingresso e un passaporto) è pressoché impossibile“. Anche perché ad oggi la maggior parte delle risorse stanziate sul fronte migratorio vengono usate per bloccare le persone nei Paesi di origine e transito. La strada da percorrere per sanare questa situazione, dunque, appare tutta in salita.