Il Nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo è una riforma approvata mercoledì 10 aprile dal Parlamento Europeo. Nato dopo anni di trattative, intende rivedere il vigente Regolamento di Dublino, e punta a rafforzare le norme sull’accoglienza.
Sono previste norme più severe soprattutto per le persone migranti che arrivano in Europa dai paesi considerati “sicuri” e che hanno minore possibilità di vedersi approvata la loro richiesta di protezione internazionale.
Viene inoltre limitato il trasferimento dei richiedenti asilo dai paesi di arrivo a quelli interni ma, come racconta Il Post, “la riforma prevede che quando un paese dichiarerà di essere “sotto pressione” gli altri stati membri dovranno scegliere se accettare un certo numero di migranti, pagare una quota a un fondo comune dell’Unione Europea o fornire supporto operativo, inviando al paese personale o fornendo attrezzature tecniche”.
Molte ONG hanno criticato la riforma, sottolineando il rischio che le persone richiedenti asilo non abbiano tutele né accesso ai diritti e ai servizi durante questo periodo. Eve Geddie, direttrice dell’Ufficio Istituzioni europee di Amnesty International ha dichiarato: “È più che mai evidente che questo Patto farà regredire di decenni la legislazione europea in materia di asilo, esponendo molte più persone, in ogni fase del loro viaggio, a grandi sofferenze“.