Le riforme della Regione Piemonte nel settore della sanità pubblica-privata e dell’assistenza promettono di rivoluzionare anche un universo parallelo, finora cristallizzato: quello delle Ipab, le storiche Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza che si occupano degli anziani e degli infermi ma sono attive anche nel campo dell’istruzione e dell’accompagnamento dei minori. In Piemonte se ne contano 274, protagoniste di un’offerta variegata basata su un percorso secolare: residenze per anziani, residenze per minori, scuole materne, attività varie.
L’obiettivo di un recente disegno di legge regionale è mantenere queste realtà nel perimetro dei servizi sociali piemontesi, ma sotto controllo della Regione, trasformandole giuridicamente in aziende pubbliche di servizi alla persona e in istituzioni private sulla base di criteri economici e del patrimonio immobiliare consolidato nei secoli, che complessivamente sfiora i 212 milioni di euro.
Così facendo, l’intento è di verificare la sostenibilità di questi enti, inquadrandoli e rilanciandone il ruolo a servizio di un sistema di welfare che in Piemonte sconta la ristrettezza delle risorse a fronte di una domanda in costante aumento.
Regione Piemonte riforma i vecchi enti di assistenza
Alessandro Mondo, La Stampa, 27 gennaio 2015