Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre sono stati pubblicati altri due bandi relativi alla strategia regionale WeCaRe, che si propone di promuovere innovazione sociale in Piemonte. Le misure danno attuazione a due dei quattro campi di intervento previsti dalla strategia; i progetti relativi al primo ambito sono in fase di progettazione esecutiva, mentre il quarto e ultimo ambito – la promozione del welfare aziendale – sarà affrontato da misure specifiche nelle prossime settimane.
La strategia WeCaRe: premesse e sviluppi
La strategia WeCaRe (che abbiamo approfondito con un’intervista all’assessore Ferrari, uno dei promotori, qui) si propone di stimolare l’innovazione sociale sui territori attraverso quattro misure differenti: la sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale, il sostegno a progetti di innovazione sociale per il Terzo Settore, il rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e la promozione del welfare aziendale. Attraverso queste azioni la strategia intende inoltre proporre una nuova concezione delle politiche sociali, interpretate come motore dello sviluppo locale. La strategia WeCaRe – promossa dagli Assessorati alle Politiche sociali, alle Pari opportunità, al Lavoro e alle Attività produttive – è finanziata attraverso la programmazione dei Fondi europei.
Il bando legato alla prima misura, pubblicato nel novembre 2017, invitava partnership composte da soggetti pubblici, del Terzo Settore e del volontariato ad elaborare idee progettuali capaci di individuare necessità emergenti dal tessuto sociale e di rispondervi con modalità innovative e partecipative. In una prima fase sono stati selezionati 22 progetti che hanno poi avuto accesso a un percorso di accompagnamento da parte di soggetti appositamente individuati. Questa seconda fase si concluderà a dicembre 2018 con la valutazione dei progetti esecutivi. Tutte le iniziative proposte saranno finanziate, il giudizio determinerà la suddivisione delle risorse tra le varie reti proponenti.
La strategia WeCaRe è stata rafforzata dalla sottoscrizione di un accordo tra Regione Piemonte e Fondazioni di origine bancaria piemontesi: i due enti firmatari si sono impegnati a promuovere azioni convergenti nell’ambito delle misure proposte da WeCaRe.
Innovazione sociale per il Terzo Settore
Il bando “Progetti di innovazione sociale per il Terzo Settore” si propone di favorire lo sviluppo di un sistema di imprese sociali innovative e la crescita di un Terzo Settore che sperimenti modelli di gestione degli interventi caratterizzati da elementi innovativi, anche in relazione all’imprenditorialità e all’impiego di nuove tecnologie. Potranno essere finanziati con questa call nuovi servizi e interventi o innovazioni di servizi già esistenti nell’ottica di una maggior efficacia ed efficienza. L’azione intende stimolare la sperimentazione di innovazioni sociali che sappiano dimostrare sostenibilità, integrazione e scalabilità nell’amministrazione ordinaria dei servizi. Per questo motivo la misura premierà forme di integrazione e coordinamento con i progetti presentati nell’ambito del primo bando. Potranno partecipare al bando soggetti del Terzo Settore, singoli o in forma associata anche temporanea, in possesso di alcuni requisiti territoriali e di affidabilità (indicati al punto 4 del bando).
Per il bando sono state deliberate risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo (FSE) per un ammontare complessivo di 3,6 milioni di euro, suddivisi nei quattro quadranti piemontesi in proporzione alla popolazione residente. Una parte del finanziamento (700.000 euro) è invece riservata al sostegno di progetti a valenza regionale. I soggetti proponenti dovranno garantire un cofinanziamento pari almeno al 30% del valore del progetto, esprimibile anche in attività di lavoro del proprio personale adibito all’attuazione delle azioni.
In sede di valutazione dei progetti saranno valorizzati alcuni elementi: la previsione di sinergie con le iniziative finanziate nell’ambito della misura “Sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale” (misura 1 della strategia WeCaRe); la capacità di coniugare un approccio innovativo ai servizi di welfare con l’impiego di nuovi modelli economici e strumenti tecnologici; l’innovatività e l’originalità progettuale in termini di attività proposte e integrazione di tecnologie; la capacità di rafforzamento organizzativo, tecnologico e delle competenze degli attori; la predisposizione di una valutazione di impatto sociale dell’attività proposta. Saranno altresì valorizzate la scalabilità e la continuità nel tempo delle iniziative.
I progetti, che dovranno essere presentati entro il 24 dicembre 2018, potranno avere una durata massima di 18 mesi.
Rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili
La terza misura di WeCaRe è stata promossa grazie alla programmazione regionale del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). Il bando si propone di finanziare progetti di innovazione sociale in ambiti connessi al benessere della popolazione e allo sviluppo dei territori. All’interno di questo obiettivo generale sono state individuate due linee di intervento: il sostegno a progetti di rilevanti dimensioni in ambito sanitario e socio-assistenziale che prevedano la produzione di servizi e beni pubblici altrimenti non assicurati dal sistema imprenditoriale for profit (linea A); la promozione di progettualità di piccolo taglio che producono effetti socialmente desiderabili in ambito culturale, educativo, assistenziale, sanitario, formativo e occupazionale (linea B).
La prima linea di finanziamento, alla quale sono stati destinati 4 milioni di euro, si rivolge a piccole e medie imprese sociali senza scopo di lucro in forma singola o aggregata (anche tramite raggruppamenti temporanei). Saranno sostenuti progetti di innovazione sociale che amplino, migliorino o facilitino la sperimentazione di processi e servizi e la riqualificazione di spazi per la loro destinazione in ambito sanitario e socio-assistenziale. I progetti dovranno concludersi entro 30 mesi dall’approvazione.
Alla linea B, che potrà contare su un finanziamento pari a 1 milione di euro, potranno accedere micro e piccole imprese profit e no profit in forma singola o aggregata (anche tramite raggruppamenti temporanei). Saranno ammessi progetti con effetti socialmente desiderabili in ambito culturale, educativo, assistenziale, sanitario, formativo e occupazionale prioritariamente a vantaggio di soggetti deboli. Il finanziamento permetterà inoltre la realizzazione di attività di accompagnamento, capacity building e networking tra imprese e soggetti portatori di servizi e competenze. Le iniziative dovranno concludersi entro 24 mesi dall’approvazione.
Entrambe le linee di finanziamento permetteranno di sostenere investimenti in soluzioni tecnologiche e organizzative funzionali alla realizzazione del progetto, nonché l’acquisizione di competenze nel campo dell’imprenditorialità sociale. Le attività e le funzioni relative alla gestione economico-finanziaria del bando sono affidate a Finpiemonte S.p.A., società diretta e coordinata da Regione Piemonte e con funzioni di progettazione delle politiche economiche e di raccordo tra mondo imprenditoriale e Regione. Il contributo offerto dal bando consiste in un prestito agevolato di importo fino al 100% delle spese ritenute ammissibili. Il finanziamento può essere richiesto attraverso lo sportello predisposto da Finpiemonte e attivo dalla metà di ottobre.
Riferimenti
La pagina della Regione Piemonte dedicata al bando sull’innovazione sociale per il Terzo Settore
La pagina della Regione Piemonte dedicata al bando sul rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili