Rassegna Stampa
Governi locali / Regioni

Emilia, svolta Gualmini: “Alloggi pubblici solo ai veri bisognosi”

Eleonora Capelli, Repubblica Bologna, 5 gennaio 2016
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L’assessore regionale Elisabetta Gualmini rilancia la sua battaglia per "un alloggio popolare che non sia più un vitalizio" in un momento in cui il problema della casa è molto sentito, soprattutto nel capoluogo emiliano. L’idea è quella dei vasi comunicanti: se si riesce "ad aumentare il turn over" di uso degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) accompagnando verso soluzioni più vicine al libero mercato la fascia “grigia” di chi non è in povertà ma fa fatica a pagare l’affitto, si liberano più posti per i nuovi poveri, tra cui magari anche "i trentenni precari che lavorano 3 giorni a settimana con un reddito minimo".

Per far questo, da una parte bisogna costruire le case che siano “vie di mezzo” tra edilizia pubblica e canone concordato, e ieri Gualmini ha sottolineato lo stanziamento regionale di 10 milioni per costruire 317 alloggi al Navile con un affitto dai 350 ai 600 euro per appartamenti di 5 vani ("Ci mettiamo la faccia, non credo che in Regione riusciremo a fare altri interventi di questa portata"). Ma ha anche rilanciato la sua idea che "il patrimonio Erp abbia bisogno di una spinta di dinamicità", perché le liste d’attesa contano 35 mila famiglie che chiedono un alloggio pubblico in Emilia.

Nel welfare in generale, secondo Gualmini, "l’ente regionale c’è e il pubblico deve sempre fare la propria parte". "Noi lavoriamo attraverso la leva finanziaria e il mio timore è che ci si appoggi un po’ troppo allo spirito filantropico e caritatevole. Le istituzioni pubbliche devono sempre avere la regia, non si possono affidare al buon cuore di imprenditori illuminati o istituzioni caritatevoli. C’è insomma un pubblico che rimane tale per un welfare che non deve essere a vita".


Emilia, svolta Gualmini: “Alloggi pubblici solo ai veri bisognosi”
Eleonora Capelli, Repubblica Bologna, 5 gennaio 2016