Che cosa hanno in comune Milano, Ascoli Piceno, Palermo e Bari? Non certo la posizione geografica, le caratteristiche socio-economiche o il colore politico dei propri amministratori. Eppure, tra le tante diversità, questi comuni sono legati da una scommessa condivisa: aver puntato su politiche pubbliche di innovazione sociale. Una scelta programmatica, declinata con sfumature e risultati differenti, che però disegnano una mappa delle tante sperimentazioni in atto che, da Nord a Sud, stanno ridefinendo i modelli di intervento pubblico per la promozione dello sviluppo locale.
A partire da Palermo, proclamata Capitale Italiana della Cultura 2018. Per tutto l’anno la cultura è il fil rouge che metterà in rete le istituzioni culturali della città, sia pubbliche che private, con lo scopo di rendere la città un palcoscenico internazionale aperto, multiculturale e interreligioso. L’Amministrazione Orlando, peraltro, da anni promuove la collaborazione tra le diverse anime dell’innovazione sociale per la riqualificazione culturale ed economica della città. Un esempio sono i Cantieri Culturali alla Zisa, complesso di archeologia industriale restituito alla città dal Comune. Qui l’Associazione Clac, grazie ai finanziamenti di Fondazione con IL SUD ha ristrutturato tre padiglioni dei Cantieri Culturali, creando Cre.Zi.Plus: uno spazio dedicato alla progettazione, al co-working e alla socializzazione nel cuore della città.
Oltrepassando lo stretto e dirigendoci verso il tacco dello stivale, c’è un altro pezzo di Mezzogiorno che, negli anni, si sta distinguendo come territorio-laboratorio: la Puglia. Da quasi quindici anni la regione è terra di sperimentazione e attivazione per l’innovazione sociale. Il simbolo di una stagione di politiche giovanili da poco conclusa è sicuramente il programma Bollenti Spiriti che, dal 2005 al 2015, sotto la guida di Guglielmo Minervini, ha incoraggiato i giovani pugliesi a disegnare progetti di sviluppo locale passando spesso per la valorizzazione dell’immenso patrimonio architettonico del territorio. Un esempio da citare è sicuramente EX-Fadda di San Vito dei Normanni, un laboratorio urbano gestito da un gruppo di imprese ed associazioni locali: partendo dalla rigenerazione di un vecchio stabilimento enologico, lo spazio (4.000 mq ed un ettaro di giardino) ospita oggi circa 30 organizzazioni, attive nei campi della musica, dell’arte, dello sport, dell’artigianato, del welfare. Un punto di aggregazione e di innovazione sociale che, come molte altre esperienze nate dal programma Bollenti Spiriti, ha saputo creare sinergie virtuose tra le istituzioni regionali e il territorio a partire dalla promozione dell’iniziativa privata. Negli anni a queste esperienze se ne sono aggiunte altre, che hanno declinato l’innovazione sociale da angolazioni diverse. Nel 2018 è stato lanciato il nuovo programma di promozione dell’economia sociale pugliese: Puglia Sociale IN intende promuovere l’innovazione sociale a partire dalle idee e dai progetti di organizzazioni e imprenditori sociali. L’Assessorato al Welfare supporterà i progetti vincitori di due call, da poco concluse, con lo scopo di creare nuove forme di collaborazione tra il sistema regionale di promozione del welfare e l’iniziativa privata. Un progetto che, per altro, vede Human Foundation come aprtner che segue la formazione dei protagonisti dell’economia sociale pugliese con alcuni corsi su Social Business Model Canvas e Teoria del Cambiamento.
Rimanendo sul versante adriatico, molto interessante è il caso di Ascoli Piceno. L’Amministrazione guidata da Guido Castelli ha aderito all’iniziativa “Giovani RigenerAzioni Creative” promossa dall’ANCI e finanziata dal dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per lo sviluppo progetti comunali di rigenerazione urbana per lo sviluppo della creatività giovanile. E’ nato così SPACE, SPAzi Creativi Contemporanei, un progetto che si propone di promuovere la partecipazione alla vita culturale della città da parte degli under 35, a partire dalla costituzione del Centro di sperimentazione dei linguaggi artistici contemporanei presso il Consorzio Universitario Piceno. Proprio ad Ascoli Piceno è attiva da quasi un anno la Bottega del Terzo Settore, finanziata dalla Fondazione CARISAP, che attraverso le sue attività promuove il rafforzamento delle organizzazioni del Terzo Settore del territorio.
E infine Milano, che resta l’ente locale “capofila” delle politiche di innovazione. Tre le tante iniziative promosse dal Comune, con il progetto Milano Smart City la città si è posta l’obiettivo programmatico di coniugare innovazione e inclusione sociale. Milano, peraltro, aderisce al network europeo Boosting Social Innovation, che promuove la creazione di ecosistemi urbani in grado di generare processi di innovazione sociale, e localmente promuove la collaborazione tra soggetti pubblici e privati per la definizione di soluzioni inclusive, verdi ed intelligenti per il superamento della crisi del sistema di welfare tradizionale e la promozione dello sviluppo locale.