Pillole
Governi locali

Il welfare reticolare e le opportunità offerte dalla digitalizzazione

È il titolo di un contributo di Chiara Agostini al convegno del CNR "Transizione digitale e mercati transizionali del lavoro", di cui sono stati recentemente pubblicati gli atti nel volume "La rivoluzione digitale per un Paese più equo". Nel testo, Agostini approfondisce il ruolo centrale della digitalizzazione nel welfare locale.
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Sono stati pubblicati gli atti del convegno “Transizione digitale e mercati transizionali del lavoro” svoltosi il 24 settembre 2021 a Roma presso il CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche. L’evento, organizzato dal CNR-Irpps, l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del CNR, in collaborazione con la Consigliera Nazionale di Parità e con l’Associazione CREIS – Centro Ricerca Europea per l’Innovazione Sostenibile, intendeva accendere l’attenzione sul digitale quale strumento per sostenere il futuro dei giovani e delle donne in termini occupazionali. Durante il convegno si è discusso in tal senso di democrazia digitale, inclusione, welfare, leadership femminile e studio delle materie STEM.

All’interno del volume, intitolato “La rivoluzione digitale per un Paese più equo“, segnaliamo il contributo della nostra ricercatrice Chiara Agostini sul tema “Il welfare reticolare e le opportunità offerte dalla digitalizzazione” (pp. 31-38). Agostini approfondisce il ruolo centrale della digitalizzazione nel welfare locale, sia per quel che riguardano le prestazioni e le modalità operative più “tradizionali”, sia con riferimento all’innovazione veicolata e sostenuta proprio ricorrendo alle tecnologie digitali.

Con riferimento al primo punto, gli strumenti informatici adempiono due funzioni. Da un lato, la raccolta sistematica di dati sui bisogni della popolazione e sui servizi offerti dal territorio grazie al digitale possono sostenere il monitoraggio costante dei bisogni e consentire l’individuazione delle aree in cui questi non trovano risposta. Dall’altro, la messa in rete (attraverso database dedicati) dei soggetti che erogano servizi di welfare può permettere di programmare gli interventi in maniera più equa, efficiente e efficace. Rispetto al secondo punto, invece, l’emersione della sharing economy o platform economy può sostenere l’affermazione di un innovativo modello di platform welfare che, grazie alla digitalizzazione, può aiutare ad affrontare trasformazioni che interessano i sistemi locali di protezione sociale.

Il saggio è articolato in quattro sezioni. La prima presenta il nesso fra innovazione sociale, reti di welfare e secondo welfare. La seconda si concentra sull’evoluzione delle reti e sulle logiche che dovrebbero sostenere l’ulteriore sviluppo del welfare reticolare. La terza analizza le potenzialità del platform welfare e della digitalizzazione. La quarta conclude con una riflessione sulle implicazioni che il platform welfare ha sul ruolo svolto dall’attore pubblico nell’ambito del welfare locale.

 

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