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Governi locali / Housing

Cassa Depositi e Prestiti: un Social Bond da 750 milioni di euro per il social housing

Si tratta del primo strumento finanziario italiano destinato a investitori istituzionali e dedicato al tema dell'abitare
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Lo scorso 4 febbraio Cassa Depositi e Prestiti Spa (Cdp) ha lanciato sul mercato dei capitali il primo Social Bond italiano dedicato al social housing, destinato a investitori istituzionali. Le risorse saranno utilizzate per realizzare interventi di edilizia residenziale sociale con iniziative dedicate alle quelle fasce di popolazione più deboli, prive dei requisiti per accedere alle liste dell’Edilizia Residenziale Pubblica e che, allo stesso tempo, non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato per ragioni economiche o per l’assenza di un’offerta adeguata.

L’obiettivo del Social Bond – strumento finanziario finalizzato alla raccolta di finanziamenti privati – è quello di ottenere 750 milioni di euro da investire in progetti legati all’abitare sociale. Si tratta di una notizia molto interessante, soprattutto se si considera che, attraverso la Manovra del 2020, il Governo ha avviato il "Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare", destinato proprio a ridurre il disagio abitativo nel nostro Paese (ve ne abbiamo parlato qui).

A questo riguardo, il presidente di Acri Francesco Profumo ha affermato che "il successo del Social Housing Bond di Cdp, che ha registrato una grande risposta, anche internazionale, è un’ottima notizia sulla strada del nostro impegno per contribuire a rinnovare le città, rendendole sempre più sostenibili e inclusive. Le risorse mobilitate dal Social Housing Bond potranno dare, infatti, ancora maggior slancio al grande piano di edilizia sociale che da dieci anni Cdp e Fondazioni di origine bancaria stanno realizzando – tramite Cdp Investimenti Sgr, di cui Acri è azionista con una quota del 15% – per contribuire a dare sui territori una risposta concreta alla diffusa esigenza di casa di quelle fasce di popolazione escluse dall’edilizia pubblica, ma che non riescono a sostenere le condizioni di mercato".