L’iniziativa era partita dicembre 2015, quando la Giunta di Pisapia aveva approvato una delibera per sperimentare azioni di crowdfunding finalizzate a realizzare progetti d’innovazione sociale, mettendo sul piatto 430.000 euro complessivi. Ottanta sono i progetti pervenuti in Comune, 22 quelli selezionati, 8 quelli valutati dalla rete nelle prime due campagne attraverso la piattaforma Eppela, di cui 7 andati a buon fine, per un totale di 257.638 euro donati da 774 donatori (milanesi e non) a Palazzo Marino.
Uno degli aspetti più interessanti del modello milanese è sicuramente quello del cofinanziamento. Le organizzazione che attraverso la piattaforma di crowdfunding hanno ricevuto risorse pari ad almeno la metà dell’importo complessivo previsto per la realizzazione dei propri progetti potranno infatti beneficiare di un contributo da parte dell’Amministrazione per la restante parte non coperta (di massimo 50.000 euro).
Ma quali sono i progetti selezionati? Una casa sull’albero al parco di Trenno; un orto giardino a Quarto Oggiaro; «Gallab», laboratorio di falegnameria e officina ad uso della cittadinanza nel Gallaratese; il servizio di assistenza a domicilio per anziani «Sicurezza d’argento» a cura della cooperativa «Punto Service»; un’isola con servizi per neo-mamme e spazi per bambini in zona 4; due spazi nelle zone 5 e 8 per la condivisione di baby-sitter e badanti; un cortile comune alla Cascina Torrette di Trenno attrezzato con una «casa dell’acqua» pubblica, un forno condiviso, un’isola digitale e postazioni per la ricarica di bici elettriche, il tutto a costo zero per gli utenti.
Il lancio della terza campagna è in programma giovedì all’Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele. «Per noi è un grande successo — commenta il numero uno di Eppela, Nicola Lencioni — è la prima volta in Italia che un’amministrazione pubblica lascia scegliere al territorio stesso di cosa ha bisogno, quali progetti finanziare e premiare. Un vanto per Milano».