In questo momento, in cui la grande distribuzione sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza di molte piccole librerie, alcune biblioteche e realtà indipendenti divengono degli spazi pubblici fondamentali per una società democratica. In questa direzione, questi soggetti possono tramutarsi in attori del welfare “socio-culturale”, generando condizioni di reale benessere, autonomia ed equità, ad esempio attraverso un migliore accesso a informazione e saperi, il superamento del divario digitale, il contrasto all’analfabetismo funzionale, la diffusione di opportunità culturali, l’aggiornamento delle conoscenze e occasioni di coesione sociale.
Questo tema, che il nostro Laboratorio ha approfondito in numerosi articoli (come questo o questo) è trattato in un contributo recente di Redattore Sociale.
Librerie indipendenti: custodi di cultura e d’identità sociale
Chiara Ercolani, Redattore Sociale, 21 gennaio