Il documento programmatico della Giunta Raggi contiene un interessante passaggio sul welfare locale. Il consueto, e forse vetusto, riferimento alle “politiche sociali” lascia il campo alla nozione di benessere.
Sembrerebbe un passaggio solo terminologico, quasi impercettibile, se l’uso del termine benessere non implicasse una radicale trasformazione nella concezione dei bisogni della comunità e delle risposte da mettere in campo. Sino ad oggi, infatti, il sistema delle prestazioni a livello locale ha agito in una prospettiva esclusivamente lenitiva, parcellizzando la persona ed i suoi bisogni: gli adulti indigenti, i minori, i migranti, gli anziani, le dipendenze ecc. Una simile articolazione dei servizi produce effetti paradossali nella presa in carico della persona, laddove il disagio non si manifesta quasi mai in forma univoca, quanto piuttosto si presenta come un intricato caleidoscopio di cesure nel vissuto degli individui.
Su Vita.it un’interessante analisi di Federico Mento, direttore di Human Foundation.
La svolta della Raggi verso il welfare del benessere
Federico Mento, Vita.it, 28 luglio 2016