La società Marchesini Group nel mese di marzo ha siglato con il Comune di Pianoro (BO) un accordo che consentirà ai figli dei propri dipendenti di accedere ai nidi comunali a costi contenuti, grazie ad alcuni posti aggiuntivi sovvenzionati direttamente dall’Azienda. I sette posti dedicati ai dipendenti della Marchesini Group saranno aggiuntivi rispetto ai posti nei nidi previsti per i residenti del Comune e verranno finanziati in parte dai dipendenti, attraverso le rette calcolate secondo i parametri Isee come avviene per tutte le famiglie, e in parte dall’Azienda, in quanto la quota generalmente a carico dell’Ente locale verrà coperta da Marchesini Group, che verserà al Comune di Pianoro la differenza tra l’importo versato dalla famiglia e il costo effettivo di ogni singolo bambino.
Questa collaborazione risulta particolarmente innovativa nel panorama del welfare italiano in quanto prevede un utilizzo sinergico di risorse pubbliche e private che si integrano in uno stesso servizio offerto alla collettività. Va peraltro notato che l’iniziativa si inserisce nel quadro del recente “Patto regionale per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” siglato lo scorso novembre dalla Regione Emilia Romagna e da una molteplicità di soggetti pubblici e privati tra cui Upi, Anci, Uncem, Lega Autonomie, Unioncamere, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali regionali e il Forum del terzo settore. L’obiettivo di fondo del Patto è quello di “condividere le scelte strategiche generali volte a sostenere lo sviluppo della società emiliano romagnola”.
Più nel dettaglio, con riferimento alla dimensione sociale le priorità d’intervento definite nel Patto sono quattro, a loro volta declinate in una serie di obiettivi specifici:
– difendere e promuovere la legalità e sostenere l’economia sana;
– promuovere la piena occupazione e la qualità del lavoro soprattutto con riferimento ai giovani;
– sostenere e potenziare le relazioni industriali;
– rimuovere le discriminazioni di genere negli accessi e nelle carriere e promuovere una organizzazione del welfare e della società che non solo non scarichi sulla donna il peso del lavoro di cura, ma ne valorizzi l’apporto in ogni ambito e favorisca la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Il Patto prevede altresì che gli impegni assunti dalle parti saranno oggetto di un monitoraggio periodico attraverso l’avvio di un Tavolo Istituzionale regionale e di tavoli e commissioni costituiti presso gli assessorati regionali.
Riferimenti
Pianoro, esperienza pilota sui nidi per i dipendenti di Marchesini Group, Regione Emilia-Romagna, 23 marzo 2012
Un patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, Regione Emilia-Romagna
Testo del "Patto regionale per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva"