Venerdì 17 febbraio a Napoli funzionari dell’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, e della Commissione europea hanno visitato il centro per l’impiego di Scampia nell’ambito del progetto “Faces of Joblessness”, in corso di realizzazione da parte dell’OCSE. Questa iniziativa si propone di far luce sulle barriere che gli individui devono affrontare per trovare posti di lavoro di buona qualità. L’obiettivo principale è quello di fornire assistenza ai policymakers nel progettare, adattare e indirizzare politiche di attivazione e di sostegno all’occupazione. In particolare, lo scopo della valutazione di policy e di dialogo con i dodici Paesi europei partecipanti al progetto è quello di illustrare gli strumenti di analisi e assistenza sviluppati nell’ambito di "Faces of Joblessness“.
I delegati della Commissione UE e dell’OCSE hanno incontrato i responsabili del centro per l’impiego di Scampia e del centro sociale Hurtado, finalizzando la visita alla raccolta di informazioni, dati, pratiche ed esperienze sulla disoccupazione giovanile e femminile.
La significativa scelta del quartiere di Scampia, fortemente voluta dalla Regione Campania, ha rappresentato la ferma volontà di non mostrare solamente il lato migliore di un territorio, ma di approfondire le dinamiche di aree fortemente esposte a problemi di disoccupazione, criminalità e grave deprivazione materiale, nonché l’adozione di possibili soluzioni in contesti socio-economici particolarmente avversi.
In quest’ottica è stata scelta la zona di Scampia, che sta vivendo una stagione di rigenerazione urbana anche attraverso il buon utilizzo dei fondi strutturali europei e l’attivazione di una rete dei servizi, pubblici e privati, in grado di giocare un ruolo fondamentale per l’affermazione di presidi di legalità e buona amministrazione. Ed è infatti in questo contesto che, in modo rigoroso e attento, è stata analizzata la disoccupazione giovanile e femminile – fenomeno drammatico e in lentissima ripresa – le modalità attivate dai servizi per contingentarla, le politiche declinate a livello territoriale, gli esiti e gli impatti valoriali e di scenario.
L’assessore regionale al Lavoro, Sonia Palmeri, ha definito il confronto con gli ospiti stranieri franco e diretto: “Vogliono conoscere i freni all’occupazione? Gli abbiamo raccontato ogni minimo dettaglio, dalla desertificazione produttiva alla mole di legislazione sul lavoro che confonde gli operatori” e “gli abbiamo mostrato anche le nostre misure e ciò che stiamo facendo per ogni singola fascia. Registriamo dati ancora affannati nell’occupazione femminile, ma nuove misure al vaglio potranno essere d’aiuto”. “Ho scelto il CPI di Napoli-Scampia – ha sottolineato l’assessore – per far comprendere come si possa fare orientamento e incrocio tra domanda ed offerta di lavoro anche in un territorio complicato come questo…”
L’assessore Palmieri ha quindi richiamato l’impegno della Regione, nonostante le difficoltà iniziali e quelle ancora attuali, di proseguire nell’attuazione della Garanzia giovani, di cui ha avuto modo di sottolineare i buoni risultati in una recente intervista. Inoltre ha espresso la volontà di trasferire oltre confine le idee nate in Campania, una regione con grandi difficoltà ma con un forte desiderio di riscatto e affermazione.
Nel corso della visita è stata illustrata la composizione sociale del territorio con riferimenti puntuali ai target giovani e gonne e sottolineata l’assoluta necessità di guardare tutti verso l’integrazione delle politiche del lavoro, del welfare e dello sviluppo. La visita si è conclusa presso il centro sociale Hurtado, da anni impegnato in attività pastorali con una forte sensibilità sociale, che propone alla cittadinanza opportunità culturali e lavorative. Padre Sergio Sala ha aperto le porte della sartoria e della legatoria che all’interno del centro rappresentano le due realtà produttive, ora riconoscibili dal marchio «Fatto@Scampia».
La delegazione straniera è stata colpita dall’attenzione che hanno i servizi territoriali, pubblici e privati, per il concetto di prossimità al cittadino, cogliendone i fabbisogni nella loro complessità e non curandone in modo segmentato le singole problematiche. La visita, organizzata da ANPAL (agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) con il contributo di ANPAL Servizi, è stata condotta in modo che si ponesse in evidenza l’importanza di una regia istituzionale e di una rete costantemente curata a favore dell’inclusione attiva di persone particolarmente fragili.