Il 2 agosto scorso, in vista delle elezioni del 25 settembre, sulle pagine di Avvenire numerosi esponenti della società civile hanno pubblicato un appello con cui propongono la creazione di “un’alleanza trasversale e inclusiva per connettere movimenti sociali, esperienze civiche, energie imprenditoriali, risorse intellettuali e morali e le migliori esperienze politiche locali“.
L’obiettivo, in breve, è creare un “luogo politico di relazioni inclusive e di pensiero in cui poter sognare e guardare lontano come Paese insieme a quelle aree politiche del mondo che scommettono sulla pace e i diritti umani, dove le tensioni sociali vengano ricomposte con scelte concrete“. A questo scopo, i firmatari delineano una “agenda desiderabile e realmente trasformativa” in cui ricorrono alcune parole chiave: cittadinanza attiva, sussidiarietà, partecipazione, co-progettazione e co-programmazione, consumo e risparmio responsabile, comunità energetiche, felicità e ricchezza di senso del vivere.
Il 6 settembre alle 10.30, a Roma in via Torino 146, i promotori di questa agenda organizzano l’evento “Politica e bene comune: appello della società civile” per rilanciare le proprie proposte e confrontarsi con esponenti politici e istituzionali. In merito segnaliamo anche l’articolo “Responsabili del cambiamento se sapremo tornare protagonisti” con cui Paolo Venturi, tra i firmatari dell’appello, approfondisce alcuni aspetti della proposta in vista dell’evento.