Quella tra Corriere della Sera e Percorsi di secondo welfare è una sinergia di lunga data. Proprio sulle pagine del quotidiano di via Solferino, ormai otto anni fa, grazie ad alcuni articoli firmati dal giornalista Dario Di Vico e il prof. Maurizio Ferrera, prese forma il concetto di "secondo welfare". E proprio a partire da quelle suggestioni del giugno 2010 si mossero i passi che portarono, nell’aprile 2011, alla costituzione del Laboratorio Percorsi di secondo welfare, frutto di una partnership tra l’Università degli Studi di Milano, il Centro Einaudi di Torino e proprio il Corriere.
Questo rapporto, grazie anche al contributo di Di Vico, si è mantenuto costante nel tempo. Su La Nuvola del Lavoro, blog multi-autore del Corriere, gli approfondimenti su welfare aziendale, contrattazione, innovazione sociale, Responsabilità Sociale di Impresa – tutti temi strettamente legati al mondo del secondo welfare – sono stati stimoli importanti per incoraggiare il lavoro del nostro Laboratorio, che ha a sua volta contribuito ad arricchire il dibattitto su queste e altre tematiche. Al contempo, gli editoriali di Ferrera – Scientific Supervisor di Percorsi di secondo welfare – sono stati strumenti importanti per allargare l’orizzonte sul secondo welfare da un canale di informazione autorevole qual è appunto il Corriere della Sera.
Ora questa sinergia cresce e si rafforza. Il 29 maggio sulle pagine di Buone Notizie – L’impresa del bene, settimanale del Corriere della Sera dedicato alle storie, alle energie e alla creatività del Terzo settore, è infatti stata pubblicata la prima inchiesta curata da Percorsi di secondo welfare. Con un’analisi dedicata al tema dello smart working, ha preso il via una collaborazione che mensilmente garantirà la pubblicazione di articoli di contesto, approfondimenti e infografiche utili a comprendere meglio i grandi cambiamenti in atto nel nostro Paese sul fronte del welfare.
Un grazie speciale va a Elisabetta Soglio, responsabile editoriale di Buone Notizie, che ha da subito creduto in questo progetto. Il suo entusiasmo e la sua disponibilità sono il miglior riconoscimento del lavoro che svolgiamo ogni giorno e che speriamo ora possa essere utile e interessante anche per i tanti lettori di Buone Notizie!