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La povertà alimentare è sia una conseguenza che un motore delle crescenti disuguaglianze presenti nella nostra società. Non poter accedere a cibo sufficiente per rispondere ai propri bisogni nutrizionali crea infatti un circolo vizioso che ha effetti negativi di varia natura. Il fenomeno è più diffuso di quanto si pensi: secondo Eurostat nel 2022 l’8,3% della popolazione dell’Unione Europea si dichiarava incapace di potersi permettere un pasto con carne, pesce o un equivalente vegetariano ogni due giorni; in Italia questa condizione riguardava il 7,5% della popolazione.

Come mostrano diversi studi, i più esposti ai rischi legati a condizioni di povertà alimentare sono soprattutto i giovani, su cui ha conseguenze in termini di sviluppo fisico, cognitivo, emotivo e relazionale. Proprio a questo contesto guarda DisPARI, progetto di ricerca che sarà realizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano e ActionAid Italia, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo (Bando Inequalities Research 2023) entro la fine del 2025. Il progetto intende analizzare i nessi tra povertà alimentare e disuguaglianze concentrandosi proprio sulla categoria degli adolescenti, e vede coinvolto il nostro Laboratorio per la divulgazione e la comunicazione dei suoi risultati in itinere.

Qualche giorno fa presso la Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali della Statale di Milano si è svolto l’incontro di kick off tra i vari partner di progetto. Di seguito vi raccontiamo le domande di ricerca da cui parte DisPARI, gli obiettivi che si pone e i risultati concreti che intende raggiungere.

Contesto di riferimento e domande del progetto

DisPARI è l’acronimo di “Disentangling inequality and food Poverty amongst Adolescents: concepts, measures and local action strategies”. Come rivela il titolo, il progetto mira a chiarire quali siano le implicazioni della povertà alimentare in termini di disuguaglianze sugli adolescenti, un gruppo specifico poco studiato in tale ambito ma che presenta caratteristiche che richiederebbero maggiore attenzione.

Logo del progetto DisPARI

Gli adolescenti vivono infatti una fase particolarmente delicata della vita, con bisogni differenti sia da quelli degli adulti che da quelli dei bambini, e in cui il cibo gioca un ruolo chiave anche per le dinamiche di inclusione sociale e nel determinare le relazioni tra pari. Per scoprire dunque i nessi tra povertà alimentare e adolescenza, il progetto si pone quattro domande di ricerca fortemente intrecciate.

  1. Come può essere concettualizzata la povertà alimentare tra gli adolescenti considerando le specificità di questa fascia d’età e tenendo conto delle dimensioni sociali e psicologiche?
  2. Come le principali dimensioni della povertà alimentare degli adolescenti possono essere rilevate e misurate? In particolare, l’intensità dello stress emotivo e psicologico associato a questa condizione può essere rilevato e misurato quantitativamente?
  3. In un assetto di governance multilivello e multistakeholder, quali politiche sono state introdotte per contrastare la povertà alimentare e quanto riescono effettivamente a rispondere ai bisogni specifici degli adolescenti?
  4. Come si può supportare chi opera in questo campo per sviluppare strategie innovative, capaci di affrontare anche la dimensione sociale e psicologica della povertà alimentare, in particolare per gli adolescenti?

Gli obiettivi di DisPARI

A partire da tali domande, il progetto DisPARI intende raggiungere quattro obiettivi principali:

  • elaborare una concettualizzazione teoricamente e analiticamente solida della povertà alimentare tra gli adolescenti, che tenga conto anche degli aspetti emotivi e psicologici ad essa associati;
  • sviluppare e convalidare empiricamente uno strumento di misurazione affidabile e scalabile per misurare la povertà alimentare tra gli adolescenti;
  • ricostruire e valutare, attraverso una prospettiva bottom-up, le strategie locali di contrasto alla povertà alimentare in differenti territori lombardi, per indagare non solo l’eterogeneità ma anche la coerenza complessiva e l’efficacia delle risposte;
  • sviluppare indicazioni utili ai decisori pubblici e agli stakeholder di riferimento per promuovere approcci innovativi che tengano conto della multidimensionalità delle diseguaglianze nell’area della povertà alimentare e dei relativi aspetti sociali e psicologici e, possibilmente, prevenirli.

In questo modo DisPARI intende favorire sinergie inedite per realizzare uno strumento originale in grado di misurare il fenomeno della povertà alimentare tra gli adolescenti nelle sue diverse dimensioni e, attraverso di esso, misurare e mappare caratteristiche, diffusione e rilevanza delle diverse diseguaglianze che genera.

Grazie a tali dati il progetto intende alimentare il dibattito sulle forme di disuguaglianza, indagando come esse si sviluppano e interagiscono l’una con l’altra, così da facilitare la condivisione della conoscenza oltre i confini accademici, promuovendo un approccio open science, opportunità di mutual learning e una società più inclusiva nel territorio operativo di Fondazione Cariplo.

Attraverso queste attività DisPARI si prefigge di influenzare le scelte di policy nel contrasto alla povertà ai diversi livelli istituzionali: europeo, nazionale, regionale e locale.

Azioni previste

Per raggiungere questi obiettivi il progetto si articola in tre azioni principali.

La prima è lo sviluppo di uno strumento specificatamente finalizzato a misurare gli effetti emotivi e psicologici associati alla povertà alimentare vissuta dagli adolescenti. Tale azione prevede diversi step, tra cui interviste semistrutturate ad esperti e adolescenti, una fase di pre-test, fino a una prima versione del questionario da somministrare a un campione di adolescenti (tra i 500 e i 1.000) distribuiti in diverse scuole lombarde che coprano una popolazione studentesca eterogenea rispetto alle caratteristiche socio-demografiche. Lo strumento sarà realizzato in modo tale da poter essere scalato e utilizzato in altri contesti di analisi.

La seconda azione è l’analisi delle politiche di contrasto alla povertà alimentare e la produzione di linee guida epolicy recommendation per policy-maker, stakeholder e operatori che possano contribuire all’innovazione delle risposte e alla loro efficacia, soprattutto rispetto al target degli adolescenti. Anche in questo caso si prevedono analisi della letteratura, interviste e focus group.

Da ultimo, al fine di favorire lo scambio della conoscenza, sono previste attività di comunicazione e disseminazione, oltre a occasioni di incontro e confronto tra esperti e studiosi. Sul primo fronte è prevista la pubblicazione di approfondimenti, newsletter e materiali video sui siti e sui canali social di Percorsi di secondo welfare e ActionAid, ma anche di articoli scientifici e di un volume dedicato a conclusione del progetto. Sul secondo fronte sono previsti, tra gli altri, incontri con decisori pubblici, capacity building meeting per policy-maker locali e una conferenza presso l’Università di Milano aperta sia a studiosi che operatori.

Il team multidisciplinare di DisPARI

Per realizzare di tali azioni il progetto DisPARI coinvolgerà un team multidisciplinare composto da ricercatrici e ricercatori con background accademico in scienze politiche, sociologia economica, sociologia e competenze di analisi qualitativa e quantitativa; esperti di policy con competenze radicate nel campo della povertà alimentare e dei diritti umani; professionisti della comunicazione e dell’advocacy.

Il team è composto da:

  • Ilaria Madama (Principal investigator), Professoressa di Scienza Politica, Università degli Studi di Milano
  • Franca Maino, Professoressa di Scienza Politica, Università degli Studi di Milano
  • Stefano Cantalini, Ricercatore di Sociologia Economica, Università degli Studi di Milano
  • Chiara Lodi Rizzini, ricercatrice, Università degli Studi di Milano e Percorsi di secondo welfare
  • Celestina Valeria De Tommaso, dottoranda, Università degli Studi di Milano e Percorsi di secondo welfare
  • Roberto Sensi, responsabile programma povertà alimentare, ActionAid Italia
  • Monica Palladino, ricercatrice, ActionAid Italia
  • Anna Micheletto, Grant Manager, ActionAid Italia
  • Giulia Capodieci, Pubbliche Relazioni e Comunicazione, ActionAid Italia
  • Alice Grecchi, Media Relations Officer, ActionAid Italia
  • Lorenzo Bandera, Responsabile comunicazione, Percorsi di secondo welfare.

 

 

Foto di copertina: Sam Moghadam Khamseh , Unsplash