Il contributo che segue è stato redatto nell’ambito della Comunità di pratica promossa dalla Fondazione della comunità di Monza e della Brianza per favorire il confronto fra esperienze e lo scambio di pratiche dei progetti finanziati attraverso il Fondo Contrasto nuove povertà. La comunità di pratica è facilitata da Pares.

Cogli l’attimo

Sapete come è stato inventato il ghiacciolo? No, non è una ricetta segreta o il frutto di anni di studio, è solo il risultato di ingredienti giusti, nel posto giusto, al momento giusto: un bicchiere pieno di soda, acqua e un bastoncino di legno, lasciato sul davanzale in una fredda notte d’inverno. La stessa cosa è capitata a noi: ci siamo trovate nel contesto giusto, al momento giusto, con le persone giuste.

Alla fine del 2021, su invito dell’Ufficio Scuola e dei Servizi sociali del Comune di Seregno, abbiamo intrapreso un fitto dialogo sul tema del ritiro sociale e della dispersione scolastica, sedendoci attorno al tavolo con referenti comunali, dirigenti scolastici e docenti referenti degli interventi di sostegno e dei progetti per sostenere le fragilità, coordinatori e responsabili degli educatori. A supporto di questo team c’era il Comune di Seregno con la sua rete servizi socio-educativi e scolastici: un nido comunale, tre istituti comprensivi statali, tre istituti comprensivi paritari, sette scuole superiori (istituti tecnici superiori, licei e istituti professionali). In tutte queste scuole sono presenti educatori di cooperative in affiancamento a minori con disabilità e per attività progettuali ed extracurriculari. Insieme al comune e alle scuole hanno aderito al progetto Caritas e gli oratori di Seregno.

E noi che vi stiamo raccontando questa esperienza siamo le portavoci del progetto H.e.r.o.s.che è nato dal confronto sopra descritto ed è sostenuto grazie al Fondo contrasto nuove povertà della Fondazione comunitaria di Monza e della Brianza. Nel nostro lavoro ci occupiamo di coordinamento di servizi educativi, e di progettualità extrascolastiche che hanno come beneficiari minori e le loro famiglie. Lavoriamo per Sociosfera, cooperativa sociale che cura la progettazione, la gestione e la sperimentazione di servizi per rispondere a bisogni sociali dei cittadini e della comunità. Il nome della cooperativa allude all’impatto delle azioni umane sul pianeta e, in particolare, dei legami e delle relazioni tra le persone. Legami e relazioni sociali che determinano la qualità della vita e che vogliamo promuovere o ricostruire attraverso la conoscenza dei territori, dei quartieri e delle prossimità. Sociosfera opera da più di dieci anni nel territorio comunale di Seregno, con attività di assistenza educativa in tutte le scuole.

Di seguito vi raccontiamo il percorso che abbiamo fatto insieme e alcune delle cose che abbiamo imparato finora.

Condizioni e comportamenti preoccupanti

La preoccupazione maggiore di tutti i partecipanti agli incontri di raccordo – in modo particolare dell’Ufficio scuola del comune di Seregno e delle scuole – riguardava le segnalazioni di un numero consistente e crescente di studenti in situazione di ritiro scolastico o sociale, di ragazzi che manifestano stati di ansia e sensi di colpa, che svalutano le attività e se stessi, che mettono in atto comportamenti autolesionisti, disturbi dell’alimentazione, disturbi legati al ritmo sonno-veglia, abuso di psicofarmaci.

Studenti e pandemia: cosa ci dicono i dati Istat

Fenomeni che si sono manifestati durante il lockdown, nel corso delle esperienze di didattica a distanza, e poi esplosi con il rientro intermittente a scuola. Fenomeni che hanno trovato le scuole impreparate e con strumenti operativi insufficienti per rispondere con prestanza alle esigenze di ragazzi e famiglie. Grazie alla costituzione di un Tavolo permanente che ha raccordato il comune di Seregno, le scuole e la cooperativa sociale Sociosfera è stato possibile affrontare la questione della dispersione scolastica, dell’orientamento e del ri-orientamento e di focalizzare gli interventi a sostegno di famiglie e ragazzi in condizione di difficoltà e di fragilità. I diversi incontri che si sono svolti hanno consentito di:

  • condividere l’analisi della situazione, con un affondo sui vissuti di ragazzi e ragazze e sulle problematiche emerse nei gruppi classe;
  • considerare i progetti avviati nelle scuole e gli approcci adottati per rispondere alle esigenze e alle richieste degli studenti e delle loro famiglie;
  • definire modalità di intervento condivise e strumenti operativi per accompagnare gli studenti nelle fasi di orientamento e riorientamento scolastico.

Raccogliendo spunti e indicazioni da coloro che quotidianamente toccano con mano le vite dei ragazzi, è nato quindi il progetto H.e.r.o.s.

I cinque focus del progetto H.e.r.o.s.

Il progetto H.e.r.o.s. ha l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica incrementando le attività formative e inclusive proposte dalle scuole. Il progetto punta a coinvolgere ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni proponendo attività tagliate sugli interessi dei ragazzi coinvolti. Il nome del progetto indica le azioni che il progetto sta progressivamente sviluppando:

  • Hub territoriale
  • Educatore ponte
  • Recap famiglie straniere
  • Osservatorio scolastico
  • Spazio non solo compiti

Si tratta dunque di una iniziativa che ha come obiettivo il contrasto alla povertà educativa, attraverso iniziative a carattere culturale, formative ed educative, rivolte a studenti, famiglie, docenti, educatori e dirigenti scolastici. Per quanto riguarda gli studenti, H.e.r.o.s. si rivolge in maniera specifica ad alunni con bisogni educativi speciali non certificati, inseriti in misure di tutela, appartenenti a famiglie straniere, con bassa frequenza scolastica e senza misure di aiuto, segnalati da docenti, a rischio dispersione scolastica e alle loro famiglie.

Per sviluppare gli obiettivi progettuali, è stato attivato un intervento pluridisciplinare, articolato su tre linee di intervento:

Orientamento e riorientamento scolastico

  • Nell’ambito del progetto è stato istituito il Tavolo Permanente per monitorare il fenomeno della dispersione scolastica, per garantire la possibilità di segnalare situazioni specifiche e per condividere risorse e strumenti operativi.
  • Sono stati attivati percorsi sperimentali di orientamento: sono stati realizzati incontri rivolti alle classi seconde e terze delle scuole secondarie di I° grado e sono stati proposti colloqui individuali per accompagnare alla scelta della scuola superiore rivolgendoli agli studenti e alle loro famiglie.

Attività educative di sostegno in presenza di educatori professionali

  • Il progetto ha consentito di attivare lo Spazio non Solo Compiti, in cui accogliere studenti e offrire un luogo dedicato per svolgere compiti ed essere affiancati nello studio, in un clima relazionale positivo e di crescita.
  • Il progetto ha dato vita al percorso di affido culturale che permette a ragazzi che vivono in situazione di fragilità sociale, di partecipare a eventi e occasioni di crescita culturale.
  • Il progetto ha proposto laboratori linguistici costruiti secondo le esigenze specifiche di studenti e genitori che provengono da diversi paesi e che non padroneggiano l’italiano.
  • Un prossimo intervento, previsto per la tarda primavera del 2023 prevede la realizzazione di laboratori di educazione finanziaria e percorsi per la gestione del conflitto attraverso l’espressione artistica.

Iniziative di formazione ed informazione

  • A dirigenti scolastici e docenti sono stati proposti percorsi formativi sugli strumenti per l’orientamento alla scelta della scuola, la gestione dei conflitti in classe e l’utilizzo di proposte laboratoriali per apprendere soft skill in classe.

Problemi complessi richiedono partnership competenti

L’esigenza di rispondere ad un problematiche come la dispersione scolastica, caratterizzate dall’intreccio di fattori complessi, ha richiesto il coinvolgimento nel progetto di partner con competenze specifiche.

Nell’ambito del lavoro di rete il Comune di Seregno supporta per la parte di co-progettazione e promozione del progetto nel territorio; la cooperativa EOS mette a disposizione competenze nella progettazione e nella realizzazione di percorsi culturali e artistici e di iniziative legate ai temi di bullismo e cyberbullismo; la cooperativa POP propone laboratori per persone straniere, con focus specifici su percorsi di apprendimento dell’italiano e proposte di socialità per donne straniere; la cooperativa Sociosfera, in qualità di capofila di progetto, si occupa del coordinamento delle azioni, dei rapporti con il territorio e i partner, di attività educative di supporto individuale di gruppo e di percorsi di orientamento e riorientamento scolastico  rivolti a singoli alunni o al gruppo-classe.

Per valorizzare le risorse e le opportunità e diffondere l’iniziativa, H.e.r.o.s. ha ingaggiato fin dalla fase di progettazione la rete territoriale: comitati di quartiere, Oratori e comunità pastorali, gli istituti di istruzione superiore ubicati sul territorio di Seregno, il gruppo Scout AGESCI cittadino, l’organizzazione di volontariato E-lab, la Cooperativa Natur& Onlus, Associazione Antonia Vita Carrobiolo, la Casa della Carità di Seregno.

Communityholder Engagement: promuovere corresponsabilità tra i partner di una rete

Il progetto, partito ufficialmente a giugno 2022, prevede 18 mesi di attività. Ad oggi, dopo 6 mesi di lavoro, possiamo tracciare una prima valutazione rispetto ai risultati raggiunti e ai segnali inattesi incontrati nel percorso.

H.e.r.o.s. ha raccolto a sé i favori degli Istituti Comprensivi coinvolti, suscitando interesse e attenzione, i docenti coinvolti si sono dimostrati interessati alle proposte e alla condivisione di momenti di incontro e scambio. Le attività proposte alle classi, in particolar modo i percorsi di orientamento, hanno dato riscontri positivi, rilevati negli incontri aperti a docenti e famiglie.

Il Tavolo Permanente ha riunito gli Istituti Comprensivi e gli Istituti di Istruzione Superiore, offrendo un luogo di scambio di visioni, prassi e necessità, mai avvenuto in precedenza.

Il tema dell’orientamento scolastico è molto sentito e attenzionato: è considerato per tutti il primo bivio e scelta vera dei ragazzi e, per questi motivi, carico di aspettative e dubbi. Spesso viene letto come un vaglio senza ritorno e quindi affrontato con timore e paura. In questo senso, i percorsi introdotti hanno potuto aiutare i ragazzi più fragili, dando loro strumenti di analisi di sé e del contesto, così da poter compiere scelte consapevoli e autonome.

In occasione del Salone dell’Orientamento, svoltosi nel mese di novembre presso il Comune di Seregno, abbiamo incontrato numerosi ragazzi e le loro famiglie, toccando con mano la confusione che accompagna questo particolare momento della crescita. In questa circostanza, sono nate occasioni di lavoro individuali, con psicologhe specializzate nell’ambito dell’orientamento scolastico, che hanno permesso di dipanare dubbi e affrontare in un contesto strutturato e accogliente le paure, le motivazioni e tutti quei fattori che influenzano la scelta.

H.e.r.o.s. ha mostrato come spesso sia necessario accompagnare le famiglie anche dal punto di vista pratico-organizzativo, mostrando loro la modalità di iscrizione a scuola, indicando strumenti online e siti web da poter consultare, specialmente nelle situazioni di più alta fragilità socio culturale.

Il progetto ha evidenziato inoltre il vuoto normativo che caratterizza il passaggio tra scuole secondarie di II grado e le difficoltà degli Istituti Comprensivi nella gestione di classi numerose e di ingressi a metà anno, tra percorsi didattici molto differenti tra loro.

Fundraising per attivare e coinvolgere la comunità educante

Le attività extrascolastiche finora proposte hanno sottolineato principalmente due aspetti. In primo luogo, la difficoltà di contattare e agganciare gli studenti delle scuole superiori: i ragazzi, autonomi e indipendenti, difficilmente accedono ai servizi di aiuto compiti e supporto allo studio, diventa quindi fondamentale strutturare proposte allettanti che uniscano le finalità didattiche alle necessità intrinseche di socializzazione, svago e divertimento degli adolescenti. E in secondo luogo la necessità dei ragazzi di essere visti e riconosciuti come protagonisti, condividendo con loro le decisioni e le scelte che li riguardano, accompagnandoli ad una riflessione profonda e costante.

Il progetto H.e.r.o.s., per arrivare più velocemente al bacino di utenza, si è avvalso di una campagna pubblicitaria ad hoc e alla pubblicazione del progetto su piattaforma web di raccolta fondi. Inoltre, la preparazione di materiali on line/off line permette di rimanere costantemente in contatto con la rete interna (Coop e partenariato) ed esterna (consorzi di appartenenza, agenzie di fundraising).

Contrasto alla povertà: al via i progetti di co-progettazione territoriale delle Fondazioni di comunità legate a Cariplo

Le prime risorse, al di là del fundraising, vengono dalla Fondazione comunitaria di Monza e della Brianza. Ora l’obiettivo è quello di raccogliere, entro la fine di febbraio 2023, 7.800 euro. La cifra è necessaria per rifinanziare il progetto, ma la volontà è quella di reperire ulteriori fondi e sostenere le iniziative ad ampio raggio, oltre la sua scadenza.

Durante gli eventi organizzati sul territorio tra cui feste di quartiere, salone dell’orientamento e laboratori aperti c/o InConTatto sono stati venduti dei piccoli Tangram che simboleggiano il progetto. È stato scelto il Tangram perché è composto da tanti piccoli “pezzi” che messi insieme vanno a formare diverse figure. La scuola, la famiglia, la formazione, l’educazione sono tutti pezzi importanti per la vita nei nostri ragazzi. Il nostro scopo è quello di mettere insieme i pezzi in modo tale che collegandoli in modo che risultino a contatto, senza soluzione di continuità, e formino un tutto unico e solidale.

Segnali a cui prestare attenzione

Un segnale importante riguarda la domanda di riorientamento e l’esigenza di disporre di competenze e approcci per intervenire e orientare in itinere di ragazzi che arrivano alla fine della prima o della seconda superiore e si accorgono che la scuola che hanno scelto non fa per loro. Si apre uno spazio di intervento, di ascolto e di supporto. Come affrontare una situazione di impasse, come prefigurare risposte sensate, accompagnare a una nuova scelta e sostenere l’inserimento in un diverso percorso? Si tratta di interventi personalizzati non facili da attuare, in particolare quando le ragazze o i ragazzi coinvolti si trovano in condizioni di disabilità. La collaborazione dei docenti è una risorsa essenziale per costruire risposte efficaci, di supporto al singolo alunno e alla sua famiglia, per dare risposte che si lascino ostacolare dalla complessità dei vincoli amministrativi.

Un secondo segnale inaspettato ma positivo riguarda l’accettazione delle proposte e degli interventi proposti, anche se la disponibilità diminuisce quando viene chiesto di investire anche piccole somme per contribuire ai costi dei servizi. La richiesta di un contributo per contribuire a coprire una parte dei costi tende a scoraggiare la partecipazione.

Un terzo segnale positivo riguarda l’impegno e la motivazione da parte di figure educative (educatori, psicopedagogisti, psicologi), tuttavia l’investimento professionale e il coinvolgimento non è riconosciuto dal punto di vista economico.

I segnali che raccogliamo e i risultati che via via registriamo, ci inducono a pensare che la cura per i processi di orientamento, l’intreccio tra le energie della comunità educante e della scuola, il coinvolgimento delle famiglie e degli adolescenti siano modalità efficaci, se messe in rete. È questa, quindi, la metodologia che caratterizza H.e.r.o.s. e che riunisce il lavoro di tutti i partner.

 

Questo contributo è parte del Focus tematico Collaborare e partecipare, che presenta idee, esperienze e proposte per riflettere sui temi della collaborazione e della partecipazione per facilitare cooperazione e coinvolgimento. Curato da Pares, il Focus è aperto a policy maker, community maker, agenti di sviluppo, imprenditori, attivisti e consulenti che vogliono condividere strumenti e apprendimenti, a partire da casi concreti. Qui sono consultabili tutti i contenuti del Focus.