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Welfare e contrattazione

Sotto l’etichetta “welfare aziendale” possono essere annoverati un’ampia gamma di beni e servizi: da quelli socio-assistenziali e di sostegno al reddito ai servizi per il benessere dei dipendenti e dei loro familiari, dai servizi di previdenza e sanità integrativa ai servizi di conciliazione vita-lavoro, solo per citare le principali aree di intervento. Non c’è quindi da stupirsi se il welfare aziendale è sempre più spesso oggetto della contrattazione di secondo livello, ma anche di quella territoriale, distrettuale e aziendale.

Lo sviluppo e la diffusione del welfare aziendale di origine negoziale costituisce oggi un fenomeno rilevante come:

  • strategia per incrementare la produttività aziendale;
  • strumento strategico per gestire la contrattazione aziendale e le relazioni industriali;
  • dinamica per assicurare maggiore tutela economica e sociale delle persone e favorire lo sviluppo locale dei servizi, soprattutto nel quadro del sistema di vantaggi fiscali sviluppato negli ultimi anni a livello nazionale.

Per queste ragioni Secondo Welfare alimenta un focus tematico che racconti in maniera continuativa e sistematica le esperienze di contrattazione aziendale e sociale in essere in diverse aree del nostro Paese. Il monitoraggio e la valorizzazione dell’innovazione contenuta nei contratti e negli accordi di secondo livello, in particolare, rappresenta infatti un passaggio cruciale per individuare, raccontare e far conoscere le tante soluzioni che prendono forma proprio in fase di contrattazione all’interno delle singole aziende e che vedono coinvolte imprese che fanno rete tra loro o con i soggetti del territorio.

L’obiettivo del focus, che deve la sua nascita a una positiva collaborazione con CISL Lombardia, è analizzare e presentare buone prassi e dinamiche innovative della negoziazione sindacale, privilegiando quelle che si occupano di welfare aziendale, conciliazione, politiche attive del lavoro, promozione di benessere, salute e sicurezza, ma anche di politiche di integrazione, sostegno al reddito e agevolazione all’accesso alle prestazioni sociali.

Di seguito trovate tutti i contributi realizzati in questa cornice.

In Lombardia è stata firmata un’intesa territoriale che integra quanto previsto dal DPCM 19 febbraio 2014 col riconoscimento dell’opportunità di promuovere “interventi che favoriscano politiche di conciliazione vita-lavoro e family friendly attraverso lo strumento della fiscalità agevolata”. Cerchiamo di capire con l’aiuto di Paola Gilardoni, Segretario Cisl Lombardia, la portata dell’accordo.
Nel luglio 2011 le organizzazioni sindacali e il consorzio Consolida di Lecco firmavano l'accordo collettivo che dava avvio al progetto Benessere al lavoro e benessere in famiglia, con l'obiettivo di diffondere la "cultura della conciliazione" e fornire alle famiglie strumenti efficaci per praticarla. Vi raccontiamo come sta andando a circa tre anni dalla firma.
Un sostegno in più ai genitori. Un fondo per il congedo parentale, un sostegno per le spese mediche del tuo bambino. Nella provincia di Cuneo è stato creato un Fondo di Sostegno al reddito che ha lo scopo di promuovere e sostenere lo sviluppo dei settori del turismo e del commercio salvaguardando l’occupazione e la professionalità degli addetti.
Il prossimo 4 giugno a Sesto San Giovanni si svolgerà la fiera della contrattazione di Cisl Lombardia, momento di dialogo, confronto e apprendimento sui temi della contrattazione e l'occasione per vedere premiati gli sforzi di quanti all’interno del sindacato lombardo promuovono l’innovazione nella contrattazione decentrata.
Quali sono le novità contenute nel contratto collettivo regionale degli artigiani lombardi dell’area legno-lapidei? Vi raccontiamo gli sviluppi di un settore difficile da uniformare, costituito prevalentemente da piccole e micro-imprese, spesso a carattere familiare, che tuttavia vanta una lunga “tradizione bilaterale”.
Nel tentativo di ripercorrere le tappe e le motivazioni che hanno portato alla firma del primo contratto collettivo regionale degli artigiani lombardi del settore legno lapidei, e con l'intento di comprenderne l’importanza nel panorama nazionale, abbiamo posto alcune domande a uno dei firmatari del testo, Marco Boveri, segretario regionale della federazione FILCA CISL.
Pur in una situazione di grande difficoltà, numerose aziende stanno introducendo iniziative di welfare con l’obiettivo di affiancare le istituzioni pubbliche nella fornitura di servizi a carattere sociale. Per studiarle abbiamo scelto di creare sul nostro sito uno spazio dedicato alla contrattazione, che racconti in maniera continuativa e sistematica le diverse forme di contrattazione aziendale.
Lunedì 3 marzo presso la sede milanese della Cisl Lombardia, il Coordinamento Donne ha organizzato il convegno “Contrattare la conciliazione famiglia-lavoro”, un momento di informazione, riflessione e dibattito sui temi del welfare aziendale e della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro rivolto a tutte le donne e gli uomini dell’organizzazione. L’incontro è parte integrante del percorso di rinnovamento interno all’organizzazione che passa attraverso la sensibilizzazione di tutti i membri verso i temi del welfare e della conciliazione e la riscoperta della centralità della contrattazione.
Nel dibattito pubblico il tema della conciliazione vita-lavoro è ormai centrale, ma le istituzioni ne hanno capito la portata? Paola Gilardoni, Segretario CISL Lombardia, ci ha parlato del rapporto tra sindacato e conciliazione, e ci ha raccontato del corso di formazione per sindacaliste iniziato nel mese di settembre.
Sindacati e rappresentanti delle PMI lombarde si sono infatti riuniti per firmare un accordo quadro regionale per la promozione di interventi ed azioni in tema di welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro nel sistema della piccola e media impresa lombarda. Ne abbiamo parlato con Paola Gilardoni, segretaria regionale Cisl.
Continua il percorso di formazione iniziato dalla Rete di Conciliazione di Pavia. Lo scorso 19 febbraio è stata la volta dei sindacati, della contrattazione decentrata e del ruolo delle relazioni industriali nell’ambito dello sviluppo di progetti locali e regionali. Per aggiungere un “tassello” al dibattito su welfare locale e conciliazione famiglia-lavoro.