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Terzo Settore

Cos’è il Terzo Settore?

Il Terzo Settore è un insieme eterogeneo di organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali realtà sono caratterizzate dall’impegno per il bene comune e dalla partecipazione attiva della cittadinanza nella promozione di servizi e iniziative in favore delle comunità.

Perché è “terzo”?

Perché svolge funzioni terze differenti rispetto al settore pubblico (Stato e sue diramazioni) e al settore privato (Mercato), colmando sussidiariamente le lacune che questi lasciano nell’ambito dei bisogni, specialmente sociali, dei cittadini. Per questa natura, le organizzazioni che ne fanno parte sono fondamentali per il secondo welfare.

Chi fa parte del Terzo Settore?

Un soggetto di Terzo Settore deve possedere la natura giuridica privata, non avere scopo di lucro, perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per l’interesse generale l’attuazione, in attuazione del principio di sussidiarietà. Include dunque una molteplicità di soggetti tra cui citiamo: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, enti religiosi riconosciuti.

Quali nessi tra Terzo settore e welfare?

Il Terzo Settore integra e amplia il welfare pubblico promuovendo l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso partnership multi-attore, e in applicazione del principio di sussidiarietà, crea coesione sociale e capitale sociale, genera occupazione e mobilita risorse e servizi che si affiancano a quelli pubblici e del privato for profit. Inoltre, svolge un ruolo di advocacy per influenzare le politiche pubbliche e garantire un maggiore godimento dei diritti sociali.

Di seguito tanti articoli utili per approfondire questo ruolo.

Dopo l’intervista a Bernardino Casadei, con cui abbiamo introdotto il tema delle Fondazioni di comunità, proponiamo il dialogo avuto con Pier Mario Vello, Segretario Generale di Fondazione Cariplo, che ci ha raccontato di sviluppi, obiettivi e risultati del progetto di Cariplo che si è occupato di tali realtà. Nel 1998 Fondazione Cariplo, dopo aver studiato e apprezzato le esperienze delle communities foundations americane, ha infatti deciso di supportare la costituzione delle prime Fondazioni di comunità italiane, con l’intento di favorire la crescita della filantropia, la promozione della cultura del dono e lo sviluppo della società civile anche nel nostro Paese.
In questi giorni Fondazione con il Sud festeggia i suoi primi cinque anni di attività. La Fondazione è stata in grado di rispondere con efficacia alle esigenze di molte aree del Meridione, attivando politiche e progetti che hanno favorito lo sviluppo di reti di solidarietà ed iniziative di cui il Mezzogiorno oggi più che mai ha un estremo bisogno.
Nel corso dell'intervento inaugurale del XXII Congresso delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio, il Presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti ha parlato di sussidiarietà e secondo welfare, indicandoli come vie da seguire per rispondere al progressivo arretramento dello Stato sulle politiche sociali.
Come affrontare la crisi economico-finanziaria e occupazionale che investe il nostro paese ormai dal 2008? Una strada è trovare delle soluzioni a livello locale che rispondano da vicino alle richieste ed esigenze dei cittadini e dei territori. Le Fondazioni bancarie, che hanno come riferimento un bacino territoriale ben definito, spesso si candidano a offrire risorse e a sostenere e promuovere progetti di innovazione. Sotto questo profilo la Fondazione CRC ha messo a punto una serie di misure molto interessanti, così come risulta anche dal Rapporto annuale 2011, recentemente presentato a Cuneo.
In concomitanza con la visita di Papa Benedetto XVI, presente a Milano per il VII incontro mondiale delle famiglie, la Fondazione Cariplo ha presentato il progetto Maison du Monde, un’iniziativa di housing sociale che vede il coinvolgimento di numerosi attori del territorio milanese.
Per capire meglio quale ruolo svolgono e potrebbero svolgere le fondazioni di comunità nel nostro Paese abbiamo chiesto a Bernardino Casadei, Segretario Generale della Associazione Italiana Fondazioni e Enti di Erogazione, di raccontarci cosa sono e come funzionano oggi questi enti.
In un’ottica di secondo welfare appare quanto mai necessario comprendere quali approcci e quali soggetti, specialmente a livello locale, possano contribuire allo sviluppo di pratiche innovative per lo sviluppo della società civile e del nostro sistema di welfare.
Nel corso della 2ª Giornata Nazionale della Previdenza (11-12 maggio 2012) si è discusso di fondazioni di origine bancaria e nuove forme di welfare. All'incontro hanno partecipato Giuseppe Guzzetti, presidente Acri, Maurizio Ferrera, promotore del progetto "Percorsi di secondo welfare", Marco Granelli, Assessore alla sicurezza e coesione sociale del Comune di Milano, e Andrea Oliviero, portavoce del Forum del Terzo Settore.
Un volume di entrate stimato in 67 miliardi di euro, 235 mila organizzazioni, 488 mila lavoratori impiegati. Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca di Unicredit Foundation sul valore economico del Terzo Settore in Italia.
L’ultimo bando della Fondazione con il Sud, che scadrà a settembre 2012, è dedicato ai disabili psichici e alle loro famiglie perché possano, con la collaborazione attiva di tutti gli attori pubblici e privati del territorio, avere accesso a percorsi di sostegno e crescita di lungo periodo.
Se è vero che il ponte è sostenuto dall’arco, lo è altrettanto il fatto che esso non possa esistere senza le singole pietre che lo formano. E’ "Le città invisibili" di Italo Calvino ad aver ispirato il nome del progetto triennale di coesione sociale nato a Mantova all’interno dei quartieri di Valletta Valsecchi e Te Brunetti. L’arco e le pietre: reti solidali costituite, in un perfetto esempio di secondo welfare, grazie alla partecipazione attiva dei diversi attori sociali che operano sul territorio. Nato dallo sforzo comune di ARCI con numerosi partner locali, primo tra tutti il Comune di Mantova, il progetto è stato realizzato nel giugno 2010 grazie al finanziamento di Fondazione Cariplo e si concluderà formalmente nel maggio 2013. Con la speranza però che la rete varia e composita che si è creata nei primi due anni di attività possa sopravvivere e continuare a operare anche dopo l’esaurimento del contributo.
La conferenza “Promoting the understanding of cooperatives for a better world” ha chiamato a raccolta studiosi ed economisti da tutto il mondo, per discutere sulla natura, sull’impatto e sulle potenzialità delle imprese cooperative. Da questo punto di vista il 2012 è un anno importante, perché è stato proclamato dall’ONU Anno Internazionale delle Cooperative. La conferenza è stata organizzata da Euricse e Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA).
Il Comune di Perugia, in collaborazione con le cooperative sociali Borgorete, Nuova Dimensione e Polis, sta realizzando il progetto “Famiglie Migranti e Linguaggi dei Giovani” (FA.MI.LIN.G).