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Privati

E’ stato inaugurato sabato 15 novembre Cenni di Cambiamento. Al centro del progetto la sostenibilità: ambientale, sociale e finanziaria. Un esempio che dimostra quanto, al di là delle polemiche, il social housing possa diventare un efficace strumento per garantire il diritto alla casa e al contempo rilanciare il settore edilizio, al pari di quanto già accade negli altri paesi europei.
E’ stato inaugurato ieri Cenni di cambiamento, uno dei progetti simbolo del social housing in Italia, perché primo complesso costruito interamente in legno sul territorio nazionale, per un totale di 123 alloggi in classe A. L’evento ha visto anche il blitz di Asia e del comitato contro gli sfratti, che si sono detti contrari a progetti di housing sociale e alle nuove edificazioni proponendo, in alternativa, l’autorecupero degli edifici Aler e di edilizia popolare già esistenti.
Sono aperte le iscrizioni per la quarta edizione di "Il Più bel lavoro del mondo", il primo concorso nazionale per start up a finalità sociale organizzato da Make a Change. Obiettivo, selezionare i migliori progetti dedicati ai bisogni sociali dei cittadini nel corso del ciclo di vita. Il vincitore del concorso riceverà 40.000 euro tra finanziamento a fondo perduto e servizi di incubazione per 6 mesi.
La conciliazione conviene? Nell'ambito del progetto LaFemMe, nato nel 2012 in seno all’agenzia Italia Lavoro, è stato organizzato un seminario proprio per rispondere alla domanda più posta dalle aziende. L’evento ha raccolto esperti e studiosi di fama internazionale, ma non solo. E’ stato anche l’occasione per il team di LaFemMe di presentare i primi risultati del progetto e raccogliere le suggestioni provenienti dagli esperti in sala.
Nonostante tanti indicatori ne dimostrino chiaramente il ruolo, in primis il recente censimento Istat, la politica italiana pare non rendersi conto del ruolo cruciale che il settore non profit può giocare per il Paese. E mentre all'estero sono sempre più numerose le esperienze di sostegno concreto a questo mondo, l'Italia spreca uno dei suoi tesori più preziosi.
E’ online il nuovo sito web interamente dedicato alla conciliazione lavoro-famiglia. Nato all’interno del progetto LaFemMe, Lavoro Femminile Mezzogiorno, il portale mette a disposizione delle aziende, delle parti sociali e dei consulenti una serie di servizi e input per avviare misure di work-life balance nei diversi contesti operativi.
La conciliazione vita-lavoro fa bene alle donne? In “Genere e responsabilità sociale di impresa”le autrici passano al setaccio nove aziende italiane che si sono distinte per aver adottato importanti misure di pari opportunità a favore dei dipendenti valutandone l’impatto sul loro benessere e sulle loro prospettive di carriera.
Una storia di welfare aziendale diversa, “scoperta” in Veneto e profondamente legata al suo territorio: è quella del Colorificio San Marco, leader nel settore delle pitture e vernici per l’edilizia professionale in Italia, che ha deciso di offrire un pacchetto welfare ai 150 dipendenti dei due stabilimenti italiani.
L’impiego e la conoscenza del social housing nel nostro Paese sono ancora piuttosto limitati. Marco Gerevini e Giordana Ferri, della Fondazione Housing Sociale, ci spiegano come opera la Fondazione e perché la diffusione di queste esperienze può avere effetti positivi sulla questione abitativa italiana.
Banca Prossima negli ultimi anni è stata in grado di sviluppare strumenti finanziari fortemente innovativi per le esigenze del mondo dell’associazionismo, del volontariato e della cooperazione sociale. Abbiamo chiesto a Marco Morganti di raccontarci genesi e sviluppo di questa realtà e delle modalità attraverso cui opera.
Cresce il numero di persone che non hanno accesso a un’abitazione ma, contemporaneamente, anche il numero delle abitazioni sfitte o invendute. Una possibile soluzione viene da AISA, una speciale agenzia di intermediazione sociale che cerca di conciliare domanda e offerta abitativa.