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A settembre 2017 vi abbiamo riportato del progetto realizzato da Generali Italia e H-Farm volto a selezionare, promuovere e sviluppare start-up in grado di implementare strumenti di digital health, ossia basati sull'applicazione di tecnologie digitali hardware e software nei settori della salute, in una prospettiva di welfare aziendale. Oggi l'iniziativa si è conclusa e in questo articolo vi raccontiamo dei principali obiettivi raggiunti.
Grazie alle novità normative introdotte negli ultimi anni le pubbliche amministrazioni si trovano oggi di fronte un'opportunità preziosa per mettere in atto una necessaria innovazione organizzativa e culturale sul fronte dello smart working. Ne riflette Elena Barazzetta nella prima inchiesta curata da Percorsi di secondo welfare per Buone Notizie, settimanale del Corriere della Sera.
In Italia le buone pratiche di smart working sono ancora sconosciute a gran parte delle imprese: chi è operativo da remoto con orari flessibili rappresenta solo il 7 % degli occupati. In questo senso il nostro Paese è ultimo nella classifica UE dei lavoratori agili, eppure i vantaggi per qualità della vita, ambiente e risparmi aziendali sono evidenti. Di questo si parla nella prima inchiesta curata da Percorsi di secondo welfare per Buone Notizie, settimanale del Corriere della Sera.
Per onorarne la memoria del prof. Angelo Ferro, Intesa Sanpaolo e la Cassa di Risparmio del Veneto promuovono un Premio a suo nome dedicato all'innovazione nell'economia sociale, pensato per valorizzare realtà che hanno individuato soluzioni per intercettare i nuovi bisogni sociali. La premiazione della seconda edizione si svolgerà il 5 giugno 2018 presso l'Università degli Studi di Padova.
Lavorare in serenità significa lavorare meglio. E se in azienda c'è un professionista in grado di ascoltare problemi e dubbi, anche personali, i riscontri sono ancora più positivi. In Italia questa tendenza si sta diffondendo e sono più di 30 le grandi e medie aziende che hanno cominciato un percorso di consulenza sociale e psicologica grazie a ISSIM, Istituto per il servizio sociale nell'impresa, associazione che opera nel settore del welfare aziendale fornendo servizi di counseling.
Lunedì 14 maggio si è tenuta presso l'Istituto di Istruzione Superiore Cesare Pesenti di Bergamo la conferenza "Impresa e rischio. Imprenditorialità o gioco d'azzardo?", promossa dal Forum ANIA-Consumatori in collaborazione con l'Associazione Europea per l'Educazione Economica (AEEE-Italia) nell'ambito del percorso educativo Io&irischi.
L'Università Ca' Foscari, Human Foundation e Crédit Agricole propongono un percorso di alta formazione learning by doing sulla finanza sociale. I partecipanti, grazie a sessioni teoriche alternate a sessioni laboratoriali avranno modo di imparare ad analizzare i bisogni degli stakeholder, ad utilizzare gli strumenti della Teoria del Cambiamento, elaborare proposte di valore sociale attraverso gli strumenti dello Human Centered Desing, sistematizzare il modello di intervento grazie al Social Business Model Canvas.
È stata presentata a Milano, lo scorso 9 maggio, la quinta edizione del Rapporto del Gruppo Assimoco "Un Neo-Welfare per la Famiglia. Cooperare per il rafforzamento dell'infanzia e dei servizi per la famiglia". Il documento si configura come uno strumento utile per genitori, Istituzioni, operatori sociali, cittadini e imprese impegnati nella costruzione del futuro delle nuove generazioni. In questo articolo vi presentiamo i principali risultati del documento.
Il mercato legato al welfare aziendale sembra essere sempre più ricco di soggetti che vi operano. Come vi abbiamo mostrato attraverso i nostri articoli, negli ultimi mesi anche il mondo della cooperazione sembra essersi fatto avanti in questo campo. A tal riguardo, un caso interessante ci arriva dalla mutua sanitaria Cesare Pozzo che da circa un anno ha dato vita a Welf@reIN, un portale dedicato proprio al welfare aziendale.
All'interno delle pagine del Corriere della Sera, Dario Di Vico si interroga in merito alla recente uscita di Luxottica dalle associazioni territoriali di Confindustria. Per Di Vico il caso risulta interessante se si considera il fatto che l'azienda veneta ha contribuito a innovare profondamente le relazioni tra impresa e lavoratore, ripescando la tradizione di Adriano Olivetti e Alessandro Rossi e promuovendo il welfare aziendale.
L'evoluzione del welfare aziendale non è dovuta solo agli interventi di sostegno e d'incentivazione di fonte normativa. Negli ultimi mesi, infatti, si è aperta una fase nuova che sta conducendo le funzioni HR delle aziende e i provider delle piattaforme web che gestiscono i piani di welfare aziendale verso due ambiti disciplinari potenzialmente molto innovativi sul piano della condivisione e della co-progettazione degli interventi: la gamification e il design thinking. Ce ne parla Giovanni Scansani.
Riprendendo i dati riportati nell'ultima Relazione Covip, il portale Il Punto - Pensioni&Lavoro ha realizzato un'analisi con lo scopo di delineare il profilo dell'aderente "tipo" dei fondi di previdenza complementare sulla base di alcune caratteristiche socio-demografiche (età, genere, condizione professionale, residenza) e delle preferenze in termini di opzioni di investimento offerte. Ecco quali sono stati i risultati dell'analisi.
Sono stati presentati i risultati della nuova edizione di "Donare 3.0", studio che PayPal e Rete del Dono hanno commissionato a Doxa per osservare la diffusione delle donazioni tra la popolazione italiana connessa a internet (gli onliner), e identificare barriere, abitudini o atteggiamenti che caratterizzano il comportamento degli utenti. Lorenzo Bandera ci racconta i principali contenuti della ricerca.