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Il gruppo di lavoro Collettivo Ricerca Sociale si propone di studiare esperienze di crisi d'impresa risolte attraverso forme alternative. I suoi componenti hanno girato l'Italia da Nord a Sud, raccogliendo informazioni e sentimenti in tutte quelle realtà che si sono auto-salvate mettendo in campo piani di recupero della propria azienda. Ne parla Vito D'Ambrosio sull'ultimo numero di Rivista Solidea.
A metà luglio sono stati presentati i dati dell'Indagine annuale sul Risparmio promossa dal Centro Einaudi e Intesa Sanpaolo, che analizza le principali scelte economiche e finanziarie seguite nell'ultimo anno dalle famiglie che vivono in Italia. Vi presentiamo alcuni dei principali risultati emersi dall'indagine, che quest'anno è incentrata sul tema "L'Italia che progetta: le sfide dell’economia, il reddito e le decisioni di investimento".
Il rapporto presentato dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione - che monitora periodicamente il livello di competenze in italiano, matematica e inglese degli studenti italiani - evidenzia un divario importante fra i livelli di apprendimento nel Nord e Sud del paese, che risulta minimo nelle scuole primarie ma cresce quando si passa alle medie e superiori. Ne parla il Forum ANIA-Consumatori all'interno della newsletter "Io&iRischi".
Recentemente si è tornati a parlare molto dei costi legati al welfare aziendale. Un articolo di Repubblica ha proposto una stima del "valore" del welfare aziendale derivante dalla trasformazione del premio di risultato intorno ai 3 miliardi di euro, con una conseguente perdita per lo Stato di oltre 800 milioni di euro in tre anni. Ma come si è arrivati a tali cifre? Possono essere considerate attendibili? Federico Razetti e Valentino Santoni ci spiegano che la questione è più complessa di come appare.
Poche settimane fa si è concluso il progetto "Ifise - Innovative financial instruments for social economy", che ha monitorato e analizzato oltre 50 diversi strumenti finanziari sviluppati in Europa nel settore dell'economia e dell'imprenditoria sociale. In questo articolo vi parliamo dei principali risultati raggiunti dal progetto e delle iniziative di investimento e finanza sociale più interessanti, sviluppate in Italia e in Europa.
Lo scorso 17 luglio Torino ha ospitato la prestigiosa tre giorni della European Social Innovation Academy, un concorso europeo dedicato all'innovazione sociale. Nel corso dell'evento, promosso da Nesta Italia in collaborazione con Torino Social Impact e Unicredit, policy maker e esponenti di fondazioni bancarie e del mondo del Terzo Settore sono intervenuti per fare il punto sul presente e sul futuro dell'innovazione sociale e degli investimenti ad impatto sociale.
Social Impact Agenda e Torino Social Impact hanno organizzato un incontro per riflettere sulruolo che l'impact investing potrà giocare nella prossima programmazione europea. Attraverso le diverse voci che hanno preso parte al dibattito, si è cercato di esplorare le potenzialità degli investimenti ad impatto sociale e raccontare i meccanismi comunitari a disposizione degli attori pubblici e privati per sviluppare politiche in grado di favorire gli ecosistemi locali.
Si arricchiscono di nuovi contenuti le conferenze tematiche del programma educativo Io&irischi teens, realizzato dal Forum ANIA-Consumatori in collaborazione con l'Associazione per l'Educazione Economica Europea (AEEE-Italia) per gli studenti delle scuole superiori. Per l'anno scolastico 2019-2020 saranno proposte conferenze didattiche e lezioni dedicate ai temi dell'educazione finanziaria e assicurativa. In totale saranno oltre 130.000 gli studenti coinvolti.
Nei giorni scorsi, all'interno del portale WeWelfare, Tiziano Treu (presidente del Cnel) e Emmanuele Massagli (presidente di Aiwa e Adapt) hanno avviato un interessante dibattito incentrato sul tema del welfare aziendale. In particolare, secondo Treu l'imponente crescita di tale fenomeno necessita di studi volti a stimare la perdita di gettito fiscale, e quindi di potenziali risorse per la collettività; Massagli ha risposto sottolineando come sia scorretto sottostimare il vantaggio generato per la collettività.
Il 9 luglio a Torino si svolgerà un incontro, promosso da Social Impact Agenda e Torino Social Impact, in cui saranno mostrati in anteprima alcuni strumenti utili alla nuova programmazione europea per sostenere investimenti a impatto sociale in grado di generare sviluppo per i territori. Raffaella De Felice ci spiega perché questo tema, visti anche i dati economici degli ultimi mesi, è centrale (anche) nelle riflessioni sul futuro del welfare.
Danone, l’azienda alimentare francese che solo in Italia conta circa 600 collaboratori, si è da sempre contraddistinta per l’attivazione di politiche interne finalizzate a creare le migliori condizioni per favorire l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro dei suoi collaboratori. Strategie innovative sono state adottate per supportare i neo-papà e le neo-mamme: tra queste c'è ad esempio il Baby decalogo e il programma "Parto e Riparto".
Lo scorso 20 giugno le parti sociali di Luxottica hanno trovato l'accordo per il nuovo integrativo aziendale. Attraverso l'intesa è stato rafforzato il welfare ed è stato introdotto un piano di azionariato diffuso per tutti i dipendenti; i termini dell'accordo stabiliscono poi nuove strategie di flessibilità oraria per la progressiva stabilizzazione di circa 1.150 lavoratori a tempo determinato e somministrato. Ce ne parla Valentino Santoni.
TIM, nota compagnia telefonica italiana, nel corso degli anni ha realizzato importanti investimenti volti a sostenere il benessere dei suoi collaboratori. Ad oggi, oltre ad una serie di interessanti interventi rivolti alla conciliazione vita-lavoro e riguardanti il Diversity e il Disability Management, la società ha strutturato un piano di welfare molto complesso: il progetto per il 2018 ha riguardato infatti tutti gli oltre 48.500 collaboratori della società.
UNI, l’Ente Italiano di Normazione, ha recentemente pubblicato la Prassi di Riferimento UNI 58/2019 in materia di qualità dei servizi di welfare aziendale. La prassi - che ricordiamo essere un documento para-normativo - è frutto della collaborazione tra UNI e il Gruppo Cooperativo CGM e del Tavolo di lavoro "Servizi alla persona nel welfare aziendale", al quale ha partecipato anche la direttrice del nostro Laboratorio Franca Maino.
Lo scorso 18 giugno si è svolta la terza edizione di "Welfare Awards", l'evento di premiazione dei migliori piani di welfare aziendale organizzato dal provider Easy Welfare. L'obiettivo del premio è quello di selezionare i migliori progetti aziendali in materia di welfare e promuovere le best practice realizzate nel territorio italiano. Tra le principali realtà premiate anche Gruppo Hera, Reale Mutua, Findomestic, Tetra Pak, Carrefur Italia, UniCredit e Fincantieri.